20 dicembre 2011 - PD Tirano: "È vergogno che nel 2011 ci sia ancora qualcuno che inneggia al fascismo".
È vergogno che nel 2011 ci sia ancora qualcuno che inneggia al fascismo. Forse è l’ignoranza che porta a queste azioni, forse ci si dimentica che cosa è stato per l’Italia quel periodo. Mancanza totale di democrazia, oppressione e, spesso, eliminazione fisica degli oppositori, leggi razziali, torture come strumento quotidiano di indagine, giustizia parziale e controllata dal regime, deportazioni di massa in campi di sterminio, il disastro della guerra e della povertà.
Sono questi i segni distintivi di quel periodo che, forse, sarebbe opportuno far conoscere sempre di più alle persone del nostro tempo. Il passato va ricordato e studiato per evitare che si ripeta, per evitare che si possa anche solo lontanamente pensare al ritorno di un regime che non consenta a tutti di esprimere la propria idea, la propria opinione e da qui delegare le decisioni ad un solo uomo che, offuscato dal potere, possa compiere dei veri e propri crimini contro la società e l’umanità. Un passato che non può essere oggetto di venerazione perché foriero di disastri per il nostro Paese.
Un appello va fatto ai giovani, invitandoli a farsi raccontare dai loro nonni come hanno vissuto quel periodo. Sono pochi i reduci di quel buio e triste pezzo di storia, ma qualcuno c’è ancora e varrebbe la pena raccogliere e custodire la loro memoria, renderla propria e portarla con sé. Forse chi ha “pasticciato” i muri, non sa che un giorno prima della liberazione, il 24 aprile del 1945, un intero paese (Sernio) è stato dato alle fiamme dai fascisti. Un paese intero, senza distinzioni, messo in ginocchio da un atto criminale e deliberatamente arbitrario. Nessuno in quel paese si era macchiato di alcun reato, eppure, per rappresaglia contro l’omicidio di due “camerati” da parte di sconosciuti, tutta la popolazione ha dovuto subire una punizione durissima: perdere tutto, perdere quei pochi beni rimasti e ricominciare da zero, arrangiandosi alla meglio.
Questa era la giustizia fascista, non perseguire i colpevoli, ma prendersela con il primo che passava. Stiamo parlando di 66 anni fa, non di un tempo così lontano da poter essere dimenticato.
Massima attenzione, quindi, a questi ritorni nostalgici che speriamo rimangano isolati, ma che purtroppo si stanno diffondendo in maniera preoccupante in tutta Italia, fino a degenerare nei fatti di Firenze. Un appello và a tutte le istituzioni perché possano organizzare incontri con i più giovani e spiegare che cosa è stato il fascismo, spiegare le sofferenze della gente e far raccontare ai reduci cosa hanno vissuto, i sentimenti che hanno provato e che ancora riaffiorano quando esprimono i loro ricordi.
Come circolo del PD esprimiamo tutto il nostro appoggio al Sindaco di Tirano nel condannare questi atti e speriamo che al più presto vengano rintracciati i responsabili.
Per il Circolo PD di Tirano
Andrea Patroni
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