22 dicembre 2011 - Domenico Barbalace, rappresentante provinciale del partito "La Destra", nonché consigliere di minoranza nel Comune di Tirano, replica al comunicato del Circolo PD abduano.
Alla luce dei fatti emersi nei giorni scorsi, con l’apparizione nei muri dell’oratorio Sacro Cuore e dell’ex casa del Fanciullo di deplorevoli scritte neo-nazi, vorrei ribadire la netta condanna di quanto accaduto senza però assecondare l’idea che su questo fatto si possano trarre conclusioni a fini propagandistici da parte di componenti di circoli politici locali. A nostro avviso non ravvediamo l’opportunità di effettuare filippiche storiche che, per quanto parzialmente pertinenti, assumono la connotazione di una ricerca di visibilità strumentale collegandoli a fatti di cronaca locale quotidiana.
Vorrei rammentare a chi continua a svolgere la propria attività con il torcicollo rivolto al passato che le analisi storiche, a onestà dei fatti, andrebbero effettuate a 360° considerando anche ciò che di sbagliato c’era (ed era tanto anche qui) nella propria compagine politica. Ostinarsi a valutare con gli stessi occhi del passato fatti di ordinaria demenza politica non portano da nessuna parte e sminuiscono la sensibilità dei cittadini che hanno avuto modo di giudicare per conto proprio, senza l’analisi di parte di chi si assurge a storico dell’ultima ora, i fatti della nostra storia.
Mi piacerebbe credere che ciò che è stato detto non sia stato incline a mera speculazione politica ma, dubito che sia così. Allo stesso modo voglio esprimere particolare considerazione a chi, facente parte di tale circolo, ha condiviso con lo scrivente parte della propria esperienza amministrativa apprezzando nello specifico, dimostrazione di vera politica del consenso, quanto da loro fatto per il Futuro e desiderato “Parco S. Michele”.
Termino citando due autorevoli fonti che certamente non peccano di assenza di lucidità storica: “con l’8 Settembre è coincisa la morte della Patria” Ernesto Galli della Loggia; “non è più concepibile una storia secondo la quale il fascismo irromperebbe come un male assoluto nel corpo sano della Nazione. Perché, non studiare o negare, rimuovendolo, il consenso di cui il regime ha goduto significa lasciare intatto un buco nero di questi 150 anni. " Sergio Romano.
Dott Domenico Barbalace
(Rappresentante provinciale de "La Destra")
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