Inizio d’anno 2012. Dirò banalità e cose scontate, ma un grazie a chi di dovere va pur detto. Così almeno si usava ai miei tempi che non sono ancora quelli di “ Càrlu Cùdega“.
Deduco che se leggete queste righe significa che siete ancora vivi e forse anche in buona salute e con una vista buona. Di salute ve ne auguro tanta e per tanti anni.
Deduco inoltre che se avete “aperto“ questo giornale è segno che la vostra curiosità di sapere qualche notizia sul nostro territorio non si è spenta.
Mi par di dire anche che se avete aperto questo giornale, è perché vi è comodo sapere le notizie locali e i particolari dei nostri luoghi montani che qualche altro giornale non riporta perché non così dedicato.
Bene! Mi concederete di dire che “aprire” e leggere un giornale on- line è presto fatto per chi ha e usa il computer. Lo aprirete magari nei ritagli di tempo del lavoro, magari nella pausa pranzo, magari dopo un doccia o prima di coricarvi.
In fondo vi basta un “clic” per leggere con comodo una notizia e, con un piccolo ritaglio di tempo, potete anche commentarla.
Tutto questo può essere un piacere, ma dietro questo piacere c’è, senza ombra di dubbio, un lavoro di ricerca per “l’esposizione“ della notizia o dell’articolo.
Altra deduzione e forse un‘altra banalità.
Dietro tutto questo ci sta un impegnativo e notevole lavoro di un direttore e dei suoi collaboratori, senza considerare l’impegno finanziario che tante volte ha fatto traballare, anzi spento, molti giornali. E’ il caso di dirlo: alcuni giornali locali vivono d’offerte come la Chiesa. Ogni anno si spera nella Divina Provvidenza.
Credo di poterlo dire con certezza essendo ormai uno dei tanti collaboratori di tre giornali locali cartacei quali “ il Giornale di Tirano “ nato nel 1996 e estinto nel 1998, di “Tirano e Dintorni “ nato nel 1999 e estinto nel 2007, de “ Il tiranese senza confini “ nato nel 2008 e ,ad oggi, vivo, vegeto e pimpante.
Credo dunque di saper conoscere bene il grande l’impegno profuso e la professionalità dei direttori dei tre giornali quali Alberto Gobetti, Fulvio Schiano, Cristina Culanti, Antonio Platz e dei bravi e numerosi collaboratori.
Conosco e ho toccato con mano la preziosità di questi giornali per il territorio tiranese quando sono scomparsi per vari motivi e poi, sotto diverse testate sono rinati con grande fatica e impegno, perché chiamati a viva voce dai cittadini.
Ecco perché, ora ad inizio del terzo anno di nascita ( nato il 7 gennaio 2010 ) del giornale on. line Intorno Tirano, mi viene spontaneo ringraziare il dott. Marco Travaglia per il sua preziosa creatura con l’augurio di lunga vita.
Sono certo. Qualsiasi giornale è prezioso più che mai, poiché è una voce democratica dei cittadini, voce che riflette l’anima di un territorio. Fiore che, nel caso di Intorno Tirano, sboccia ogni giorno.
Si “apre“ con il brutto o cattivo tempo, con la tempesta o la gioia dei cuori di chi legge, di chi scrive, di chi commenta, di chi lo considera un mezzo per divulgare il proprio pensiero, di chi lo usa per reclamizzare la propria professione, la propria attività, insomma per i mille motivi del normale vivere e comunicare cittadino.
Il dott. Marco Travaglia sappia che una parola di ringraziamento è poca cosa, ma è pur sempre un segno tangibile d’affetto e di incoraggiamento nel proseguire, perfezionare, abbellire, rendere sempre più appetibile un giornale che, a me come molti altri, pare una finestra di casa da aprire ogni giorno per capire e sentire il “palpito del cuore “ della nostra cittadina e dei suoi dintorni.
Méngu
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