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venerdì 3 febbraio 2012

PRIULI: "LA PROVINCIA VA SI' SALVATA, MA ANCHE RIORGANIZZATA"

2 febbraio 2012 - Le dichiarazioni di voto di Ferruccio Priuli prima di astenersi dalla votazione sulla raccolta firme per la salvaguardia della Provincia di Sondrio: "L’Italia dei Valori sulla vicenda Province ha da sempre mantenuto una posizione netta e chiara".

E' bene ricordare che nei mesi di agosto e settembre scorsi, Italia dei Valori ha raccolto sul territorio italiano circa 800.000 firme dei cittadini per richiedere una legge di iniziativa popolare sull’abolizione delle Province, visto che il parlamento non vi metteva mano.

E’ bene anche ricordare che partiti come Pdl e Udc avevano nel loro programma elettorale l’abolizione di tale ente.
Sempre con coerenza Idv ha votato contro il contenuto della riforma proposta dal decreto Monti, definendola comunque insufficiente e che difatto svuota di ogni funzione e rende di secondo livello l’ente sottraendo alla libera determinazione del corpo elettorale la possibilita’ di eleggere i propri rappresentanti.
Io dico no ad una provincia di nominati.

L’Idv e’ un partito che ha nel proprio dna la semplificazione, la sburocratizzazione, la lotta agli sprechi ed ai costi della politica ed e’ anche questo che la nostra gente ci chiede.
Pertanto l’Idv, nel rivendicare la sua azione riformatrice, ritiene di fondamentale importanza procedere ad una riforma organica degli enti locali.
Il documento dell’Upi su cui siamo tenuti a pronunciarci oggi definisce l’inizio di un percorso nuovo soprattutto quando parla di razionalizzazione e riduzione del numero delle Provincie, di ridefinizone delle funzioni e di eliminazione di tutti gli enti intermedi strumentali e, dal mio punto di vista, e’ sicuramente un passo in avanti condivisibile ,ma la posizione del partito qui ancora una volta e’ netta e chiara: in tutti i consigli provinciali si vota contro.

La raccolta firme e’ allo stato attuale per me irricevibile, non presentando alcuna novita’ sulla riorganizzazione amministrativa in Valtellina ma chiedendo di fatto uno status quo.
So bene qual’e’ l’importanza dell’ente Provincia per questo territorio vista la distanza dal territorio centrale e vista la difficolta’ di ottenere partecipazione democratica a Roma o in Regione, ma non posso pensare di tornare dai tanti cittadini valtellinesi che sono accorsi ai gazebo a firmare per la soppressione di tutte le province, anche della nostra ,dicendogli semplicemente "mi sono sbagliato" o "ho cambiato idea" e non posso scindere la mia attivita’ di consigliere provinciale da quella di segretario di partito con gli obblighi morali che quest’ultima carica comporta.

Altra cosa, invece, sarebbe stata se questo consiglio provinciale avesse proposto una discussione piu’ ampia, un tavolo delle riforme con piu’ attori, non solo della politica, ma anche delle parti sociali ed economiche della valle, un tavolo istituzionale di ampio respiro capace di arrivare in tempi stretti ad una concreta proposta di riordino e razionalizzazione che guardi al futuro della valtellina, non tralasciando l’elemento piu’ importante per la nostra valle :la discussione per rivendicare la piena titolarieta’ in capo alla provincia del demanio idrico.

Io dico ai cittadini valtellinesi che voglio una Provincia diversa da quella che e’ oggi ,una provincia alpina con maggiori poteri, che accorpi a se Bim e Comunita’ Montane, riducendo gli enti non elettivi e che abbia la piena titolarieta’ del demanio idrico.
Per questo io sono disposto a lottare, anche a raccogliere le firme, perche’ di fatto andremmo dai cittadini a proporre un nuovo modello di valle.
Se il documento verra’ approvato cosi come e’ non partecipero’ al voto.

Ferruccio Priuli

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