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giovedì 1 marzo 2012

APRICA: UNA RISSA CON TRE FERITI PER UNA RAGAZZA

29 febbraio 2012 - Dieci ragazzi sono stati denunciati dai Carabinieri per una rissa in discoteca: 3 i feriti.

Sono stati tutti identificati e denunciati a piede libero, al termine delle indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Aprica, i protagonisti di una rissa scoppiata lo scorso 12 febbraio, all’interno di una discoteca della nota località turistica.

L’episodio di violenza è scaturito verso le ore 3 di notte all’interno dell’esercizio pubblico, dove si sono inizialmente fronteggiati due gruppi di ragazzi, 5 provenienti da Corteno Golgi (BS) e 5 dalla Provincia di Monza Brianza, che poi si sono spostati all’esterno; a far scaldare gli animi, secondo la ricostruzione dei fatti effettuata dai militari dell’Arma, l’approccio di uno dei brianzoli ad una ragazza del gruppo di Corteno, che non avrebbe gradito le attenzioni ricevute.

Le due compagnie sono passate quasi subito dalle parole ai fatti: i cortenesi infatti hanno “invitato” fuori dal locale i brianzoli, e lì i 10 giovani si sono scontrati a pugni e calci, tanto che 3 ragazzi alla fine hanno avuto bisogno delle cure di un’ambulanza per le contusioni ed escoriazioni rimediate.

Le indagini subito avviate dai Carabinieri per dare un nome ai responsabili del grave episodio di violenza hanno permesso a distanza di poco tempo di ricostruire lo svolgimento dei fatti ed accertare le responsabilità dei protagonisti, identificati in:

1) A. G. S., classe ’88, cuoco;
2) D. S., classe ’82, boscaiolo;
3) G. S., classe ’89, idraulico;
4) G. S., classe ’89, impiegato;
5) S. S., classe ’92, muratore;

tutti residenti a Corteno Colgi (BS), e:

1) S. R., classe ’80, libero professionista;
2) D. S. M., classe ’80, libero professionista;
3) G. M., classe ’80, fattorino;
4) R. A. M., classe ’81, autista;
5) P. C., classe ’80, disoccupato;

tutti residenti nella Provincia di Monza e Brianza (MB).

Anche il locale pubblico ora potrebbe rischiare un provvedimento di sospensione temporanea della licenza per motivi di ordine e sicurezza pubblica, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S.

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