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lunedì 30 aprile 2012

CFP: FRIZZIERO REPLICA A CGIL

29 aprile 2012 - Alberto Frizziero: "Leggo il comunicato della CGIL che un giornale cortesemente mi ha fornito chiedendo un commento. Si apprende che la città è dominata su un poggio dal castello Masegra e sull'altro, Via Carlo Besta 3, dal castello del terrore ove si registrano comportamenti nefandi nei confronti dei lavoratori... "
Che, si noti, quando siamo arrivati all'allora CFP, prima noi come Consiglio di Amministrazione e poi, non per chiamata ma per concorso, l'attuale direttrice, erano due a libro paga, 21 in posizione né carne né pesce in quanto comandati e VENTISETTE PRECARI, QUASI TUTTI DA ILLO TEMPORE, PERFINO DA 22 ANNI.
Non è dato di sapere quali iniziative sindacali fossero state svolte in tutti quegli anni, in ogni caso con risultato zero o quasi.
Questi nemici dei lavoratori, noi, superando difficilissimi scogli, hanno sistemato la situazione come neppure i sindacati, lontanamente pensavano: OGGI A LIBRO PAGA CE NE SONO 34 e tre con disponibilità del CdA a risolvere anche quest'ultimo problema.
Quanto alle romanzate vicende del comunicato di Bottà-CGIL: finite le preiscrizioni è iniziata la preparazione dell'anno formativo 2012/2013 in un Ente ormai a regime anche economico (i conti parlano, e come! L'intervento annuo a sostegno dell'Azienda è passato da 240.000 € Provincia, 100.000 Regione, circa 50.000 teleriscaldamento, totale 390.000 agli attuali circa 50.000 di bilancio proprio).

Il contratto della direttrice scadeva in corso d'anno formativo, il 31.12 ma con decisione di eventuale rinnovo da assumersi entro il 30.6. Il CdA ha deciso il rinnovo triennale non a capocchia ma sulla base del contratto, a sua volta basato sul bando, allora avuto dalla Provincia e non predisposto da noi, a sua volta basato sullo Statuto tuttora vigente, quello approvato a suo tempo dal Consiglio Provinciale.
La Provincia ci ha fornito una disanima giuridica – integrale in delibera consultabile sul sito - secondo la quale tale rinnovo non è possibile. Noi non siamo entrati – ofelè fa el to mestè – nel merito della stessa. Prendendone atto abbiamo, in autotutela come si fa in questi casi, revocato la precedente delibera con quella che si può leggere nel sito pfpvaltellina.it Ho personalmente predisposto la proposta per il CdA volutamente con grande dovizia di dettagli. (quasi 10.000, diconsi diecimila, battute e una nutrita serie di elementi documentali che non tutti, prima di scrivere, evidentemente hanno avuto la pazienza, e la serietà, di leggere) per quelle esigenze di trasparenza che non ho predicato ma praticato in tutta la serie di pubblici incarichi che ho svolto.

Studio Bocconi

Quanto all'altro argomento trattato in sintesi: tutti concordano che il Vallesana è strutturalmente punto debole ma nessuno propone. Si era dunque ritenuto che una via possibile fosse quella di coinvolgere non un dr. Scarpasacchi qualsiasi ma la Bocconi, che pare essere una Istituzione seria, per ricercare ipotesi di soluzione. In una mattinata l'ipotesi é stata presentata in dettaglio dal qualificato esperto della Bocconi alla Presidente del BIM e all'assessore provinciale del settore (l'ipotesi era di una spesa al 50% fra BIM e Provincia) con adesione convinta e quindi con il via libera. L'iniziativa del resto venne poi richiamata nella seduta, nella sede del PFP, della commissione consiliare della Provincia presenti assessori e consiglieri provinciali oltre che CdA e Direzione. Se, successivamente però è emerso che il co-finanziamento da parte della Provincia non sarebbe stato possibile, il CdA non poteva ovviamente dare corso all'iniziativa. Ha dunque deliberato di rinunciare al progetto passando la relativa documentazione alla Provincia. Fa del resto fede di tutto questo la deliberazione n. 5 del 13.3 u.s. che non tutti, prima di scrivere, evidentemente hanno avuto la pazienza, e la serietà, di leggere.
Alberto Frizziero

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