26 giugno 2012 - Ugo Parolo (Lega Nord): "I timori più volte manifestati si stanno concretizzando. L'articolo 37 del cosiddetto "decreto sviluppo" approvato dal governo Monti prevede che le concessioni per gestire le dighe per i prossimi 20 anni saranno affidate con gara pubblica dando priorità all'offerta economica".
"Nel bando si dovrà tenere conto anche di altri criteri quali il miglioramento ambientale e la compensazione territoriale, ma di fatto il fattore determinante sarà l'offerta economica. Questo significa che la nostra risorsa più importante (la gestione delle dighe) verrà assegnata tramite una gara dove chi offrirà più soldi (allo Stato) vincerà.
Per anni abbiamo lottato per evitare che questo potesse accadere, contribuendo in maniera determinante all'approvazione di due leggi (una nazionale e una regionale), entrambe impugnate davanti alla Corte Costituzionale ed in parte purtroppo dichiarate decadute. Queste leggi, in particolare la legge emanata da Regione Lombardia, ci hanno permesso di introitare almeno 5 milioni di euro all'anno che sono risultati determinanti per il finanziamento della tangenziale di Morbegno e ci avrebbero permesso di diventare attori nella gestione della risorsa idrica, assegnando alla Provincia di Sondrio la titolarità delle concessioni idroelettriche e ai comuni e Regione la comproprietà delle dighe.
Avevamo stimato a suo tempo, e lo ribadiamo, che avremmo potuto avere a disposizione fino a 100 milioni di euro in più all'anno. La legge regionale è in parte decaduta perché la Corte Costituzionale ha sancito che è di competenza dello Stato emanare norme di questo tenore.
Francamente da parte di coloro che ci hanno sempre criticato, ora che sono al Governo, ci saremmo aspettati un impegno per migliorare la nostra legge, non un silenzio assordante per consentire al governo Monti di scipparci definitivamente la nostra ricchezza più importante.
I parlamentari di maggioranza invece di lanciare proposte prive di ogni fondamento quali l'ipotesi di riempire la Valtellina di nuove centraline idroelettriche dovrebbero preoccuparsi affinché per i prossimi venti anni non ci vengano di nuovo scippate le nostre dighe.
E non posso dimenticare le ripetute e pungenti critiche dei colleghi del PD che hanno passato mesi a dire che la Lega aveva "sbagliato tutto", che "bisognava fare altro". Il PD sostiene convintamente il governo Monti e tace colpevolmente mentre si concretizza lo scippo definitivo delle nostre dighe. Mi aspetto coerenza e un'azione comune per scongiurare il più grave dei torti che si può fare al nostro territorio.
Ugo Parolo
Presidente Commissione Bilancio
Regione Lombardia
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