Non abbiamo prove che Giosuè Carducci abbia visitato il nostro santuario, ma di certo lo vide passando, posto che il 20 agosto 1896 il poeta era a Poschiavo dove lasciò la sua firma nel registro degli ospiti dell’Albergo Albrici: “Carducci Giosuè, Poeta di Belle Lettere” (poco sotto un avventore scrisse “Un tempo cantore di libertà, oggi menestrello di reazione, settembre 1896”.
A Poschiavo doveva essere giunto il giorno prima, perché lo stesso giorno 20 agosto, in viaggio verso lo Stelvio, era all’albergo Pini di Sondalo dove sul registro dei forestieri lasciò i seguenti versi:
“... O genti umane affaticate/ Tutto trapassa e nulla può morir./ Noi troppo odiammo e soffrimmo. Amate/ Il mondo è bello e santo è l'avvenir.” Giosuè Carducci”. La quartina è ripresa dal “Canto dell’amore” del 1878. Della stessa lirica sono i versi "Io maledissi al papa or son dieci anni,/ Ora col papa mi concilierei;" e quelli famosi "Cittadino Mastai, bevi un bicchier!"
Per approfondimenti in rete:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giosuè_Carducci#Biografia
Bibliografia
Carducci a Sondalo, “La Valtellina” 29 agosto 2012
Carducci in Valtellina, “La Valtellina” 5 settembre 1896
Zendralli A. M., ‘Dai Libri dei forestieri’ dell'Albergo Ospizio del Bernina, Menghini, Poschiavo, 1937.
Giosuè Carducci a Poschiavo, “Le vie del bene” n.3-1938
bcl
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