4 agosto 2012 - Sì alla proposta del segretario Maroni per
dare rappresentanza a territori virtuosi come Valtellina e Valchiavenna.
“Il progetto lanciato venerdì dal segretario federale Roberto Maroni per la costituzione della Provincia dei laghi prealpini, comprendente Como, Varese, Lecco, Sondrio, Verbano Cusio Ossola e Novara, per la quale chiedere un’autonomia speciale sul modello di Trento e Bolzano,
è una grande occasione per questi territori e in particolare per le
nostre valli, che avrebbero l’opportunità di dialogare con comunità
omogenee, di definire nuovi scenari di sviluppo e di costruire il
proprio futuro in Europa.I numeri che mettiamo in campo sono un valido alleato: Roma non potrà non ascoltarci”. Così il parlamentare valtellinese Jonny Crosio sposa e rilancia quella che è molto di più di un’ipotesi suggestiva, piuttosto un progetto serio che potrebbe trovare la condivisione di comunità oppresse dal centralismo che, con la soppressione delle Province, vedono a rischio la sopravvivenza di valori identitari.
I numeri a cui fa riferimento Crosio sono eclatanti: 10 mila km quadrati di estensione, oltre due milioni di abitanti, un Pil di 75 miliardi di euro e un gettito fiscale di 43. Difficile ignorare le richieste di una vera e propria forza economica che concentra in sé l’eccellenza produttiva del Nord: di fronte a un interlocutore così potente, il Governo non potrebbe che cercare un dialogo costruttivo, e qui si aprirebbero le porte dell’autonomia sul modello di Trento e Bolzano.
“Con Como, Varese, Lecco, Verbano Cusio Ossola e Novara – prosegue Crosio –, Sondrio starebbe benissimo, poiché abbiamo molti tratti in comune. Attraverso l’autonomia fiscale avremo certezze riguardo a un utilizzo oculato dei fondi e la garanzia di essere ascoltati: per noi sondriesi sarebbe un’alternativa ideale di fronte all’imminente soppressione della Provincia. Noi 180 mila ci ritroveremmo in una realtà da oltre due milioni di abitanti: una garanzia in più per la tutela delle nostre peculiarità.
La Lega Nord – conclude – è pronta a lavorare a questo progetto, disponibile al dialogo con quanti, nella società civile, condividano l’obiettivo di ridare dignità e opportunità a territori del Nord virtuosi cui il centralismo romano ha rigettato troppe richieste”.
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