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mercoledì 29 agosto 2012

SONDALO: VALLE DI REZZALO A RISCHIO CHIUSURA

28 agosto 2012 - Durante le brevi precipitazioni temporalesche di sabato scorso si sono verificati fenomeni di dissesto idrogeologico in Val di Rezzalo che hanno trascinato a valle circa 10.000 metri cubi di materiale solido.
I danni fortunatamente si sono concentrati sulla strada che è stata cancellata per un tratto di circa 300 mt. A seguito di un sopralluogo congiunto con gli uffici comunali, l’Amministrazione comunale e l’Ingegnere Idraulico Fioroni Alberto, si è ritenuto, viste l’allerta meteo diramata dalla Protezione Civile per il fine settimana e le pessime condizioni del versante, di procedere con l’ordinanza di evacuazione dei fabbricati siti in località “Le Gande” e di contestuale limitazione al traffico sulla strada comunale che porta in Val di Rezzalo.
Sono ormai anni che tutto il versante della Valle delle Pozze presenta fenomeni di forte erosione che hanno portato una significativa e preoccupante incisione spondale dell’alveo del torrente e del conoide formando delle forre con pareti sub verticali di profondità variabile da 15 a 25 metri.
I gravi dissesti già avvenuti nel recente passato (1999-2006-2007) inducono i tecnici a credere che anche eventi meteo climatici con tempi di ritorno relativamente ridotti sarebbero capaci di determinare l’innesco di fenomeni di trasporto solido con volumetrie mobilizzabili dell’ordine delle decine di migliaia di metri cubi particolarmente pericolosi tenuto conto della manifesta condizione di dissesto che caratterizza anche il fondo valle della Val di Rezzalo proprio in confluenza della Valle delle Pozze.
Negli anni le Amministrazioni hanno segnalato a tutte le Autorità competenti la necessità di interventi consistenti in opere di irreggimentazione idraulica e stabilizzazione del versante. Si rendono indispensabili inoltre significativi interventi di svaso del materiale in area alluvionata, la realizzazione di una nuova area di deposito alluvionale in caso di ulteriori colate detritiche e la realizzazione di sicure opere di protezione idraulica delle sorgenti di acqua potabile e della strada.
Nella notte di sabato 25 le brevi ma intense piogge hanno provocato quanto era prevedibile interrompendo nuovamente una parte significativa della strada della Val di Rezzalo con altre e molto più abbondanti colate detritiche che si aggirano attorno ai 30.000 metri cubi di materiale solido.
La situazione è ormai talmente precaria e pericolosa che se Regione Lombardia non dimostrerà di voler intervenire con le risorse necessarie alla messa in sicurezza della Valle l’Amministrazione Comunale sarà costretta a precludere, a tempo indeterminato, l’accesso alla Valle di Rezzalo.
Le ragioni di un pronto e risolutivo intervento sono molteplici. Non va infatti dimenticato che poco più a valle del corpo franoso sono presenti: il bottino di presa di uno dei più importanti acquedotti del Comune che alimenta inoltre la centralina idroelettrica sull’acquedotto del Comune, le attività industriali della ditta farmaceutica Gambro Dasco che occupa più 300 persone, vi è poi il bottino di presa dell’acquedotto dell’Ospedale Morelli ed infine vi è pure posizionata l’opera di presa della Centralina idroelettrica della Società Energia&Ambiente.
La Valle di Rezzalo è interamente inserita nel Parco Nazionale dello Stelvio e rappresenta un raro ed intatto museo naturalistico meta, ormai da qualche anno, di sempre più numerosi turisti, escursionisti, bikers e di sci alpinisti durante la stagione invernale.
L’evacuazione permanente della Valle di Rezzalo potrebbe comportare danni economici agli operatori turistici, di immagine per il turismo dell’alta Valtellina oltre ad innumerevoli disagi agli allevatori e contadini che portano ancora in alpeggio le loro mandrie e le loro greggi senza contare le privazioni a cui potrebbe costringere i tanti cittadini che vivono con amore quelle vallate.
I danni, se non verrà messo in sicurezza l’intero versante, potrebbero essere incalcolabili.
Il Comune di Sondalo non intende esimersi dal compartecipare alle spese per gli interventi ma non è più ammissibile che una situazione così pericolosa e mai affrontata seriamente dalle Autorità preposte debba essere “scaricata completamente” sul Comune e sui suoi cittadini.
Di fronte a questa annunciata calamità naturale risulta ancora più singolare la bocciatura ricevuta dal Comune di Sondalo sul progetto di sistemazione dell’intera Val di Rezzalo presentato sul Bando 2011 dei Comuni Confinanti a firma dell’On. Aldo Brancher che presiede, in modo discutibile, la Commissione giudicante.
Ancora più singolare è che i Comuni dell’Alta Valtellina non abbiano voluto ri-presentare, sempre sullo stesso Bando ma per l’anno 2012, i progetti non finanziati l’anno prima escludendo, in modo irresponsabile, quello sulla Val di Rezzalo del Comune di Sondalo.
Il progetto infatti prevede il consolidamento dei versanti, la sistemazione dell’attuale pista di transito con il ripristino e messa in sicurezza del vecchio sentiero di guerra che collegava la Val di Rezzalo con la Valfurva ed ottempera pienamente a tutte le linee direttiva del bando stesso.
Se non otterremo le necessarie garanzie di interventi risolutivi l’Amministrazione Comunale non si assumerà più alcun rischio e pur consapevole delle gravi conseguenze che potrebbe comportare la definitiva evacuazione della Val di Rezzalo provvederà in tal senso così come fatto in questi giorni.
L’Amministrazione Comunale di Sondalo

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