6 settembre 2012 - Si è concluso alle 17 di ieri lo sciopero
dei lavoratori Trenord aderenti al sindacato Or.S.A. Vi ha aderito il
19% dei lavoratori previsti in servizio ed hanno circolato 6 treni su 10
di quelli programmati.
Lo sciopero era stato convocato dal sindacato Or.S.A. per protestare contro il recente contratto
integrativo aziendale siglato tra l’azienda e tutte le altre sigle
sindacali, cioè CGIL, CISL, UIL, FAST, UGL, FAISA, al termine di un
lungo e approfondito confronto.L’amministratore delegato di Trenord Giuseppe Biesuz ha dichiarato: “Il nuovo contratto di Trenord, siglato da tutte le sigle sindacali tranne l’Or.S.A., ha ottenuto il 70% dei consensi delle Rsu ed è stato veramente pensato nell’interesse dei lavoratori: più soldi a chi lavora di più e meglio, welfare aziendale, recupero di produttività che consente un importante piano di investimenti e di nuove assunzioni, circa 500 in due anni.
Una parte minoritaria del sindacato non vuole riconoscere queste novità, neppure di fronte al fatto che già dal mese di agosto i lavoratori di Trenord hanno potuto toccare con mano la concretezza dell’accordo raggiunto: in busta paga hanno trovato la prima tranche dell’una tantum riferito alla vacanza contrattuale. Questo è l’ennesimo segno tangibile della serietà di questa azienda che fonda la sua salute economica e il suo piano industriale sulla valorizzazione del lavoro: la produttività deve crescere e la competenza e l’impegno devono essere premiati.
La bassa adesione allo sciopero, ancor più bassa dell’agitazione del 26 luglio, è la dimostrazione che i lavoratori di Trenord hanno compreso la portata innovativa dell’accordo raggiunto. Mi sembra tutto chiaro, a che serve il referendum che l’Or.S.A rivendica?”.
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