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venerdì 23 novembre 2012

"LA VALTELLINA ABBANDONI PIANO PIANO I PESTICIDI"

Il convegno “FRUTTICOLTURA e APICOLTURA: un binomio sostenibile”, previsto per Sabato 24 novembre 2012 presso la Sala riunioni Fondazione Fojanini a Sondrio, stimola Legambiente a intervenire sui temi dell’agricoltura.
Legambiente è da sempre attenta alle pratiche agricole che evitano il massiccio ricorso ai fitofarmaci. È recente la pubblicazioni del dossier “Pesticidi nel piatto, che l’associazione cura annualmente. La situazione complessiva non è drammatica, ma in un paese ricco di produzioni tipiche si potrebbe immaginare di seguire la strada dei prodotti di qualità e ci si aspetterebbe, anno dopo anno, una chiara tendenza alla diminuzione dei prodotti di sintesi che arrivano sulle tavole degli Italiani.
Per secoli l’agricoltura non ha potuto essere altro che sostenibile: la produzione di cibo era intimamente legata alla natura e ai suoi cicli. Sono i condizionamenti dell’economia che hanno modificato le regole del gioco ” dice Ruggero Spada, di Legambiente Valtellina, che prosegue: “In particolare in montagna, dove sono numerosi i punti di debolezza rispetto alle produzioni agricole di pianura, deve essere sempre più forte il collegamento tra i coltivatori e gli allevatori e l’ambiente.”
Se si vuole guardare ad un futuro desiderabile, la nostra agricoltura non può continuare a produrre cibo a spese dell’ambiente, sostenuta da iniezioni massicce di energia e chimica: deve mirare alla qualità dei suoi prodotti e delle sue relazioni con l’ambiente, il paesaggio, il turismo“.
Spinti dalle difficoltà dei bilanci delle loro aziende e dall’interesse dei consumatori, anche i frutticoltori valtellinesi devono affrontare il mercato con riferimenti culturali diversi da quelli del passato. La figura dell’agricoltore-manutentore è quella che può chiedere il sostegno alla collettività, che ha interesse a sostenere chi risolvere i problemi ambientali e lavora quotidianamente al mantenimento del paesaggio caratteristico del fondovalle e dei versanti. Per questo l’erogazione di contributi in Svizzera viene determinata sulla base dei benefici ambientali: i tecnici cantonali contano le specie di cavallette prima di quantificare l’aiuto al contadino… e la Val Poschiavo è sulla via della certificazione come regione Bio.
Non possiamo pensare di arrivare a questo in breve tempo, ma Legambiente si augura che si moltiplichino le attenzioni per le regole della coltivazione, per i trattamenti antiparassitari e per i loro residui “nel piatto”. Non si parla solo di cavallette, api e bombi, ma della salute dei consumatori. L’intero settore agricolo è chiamato a elaborare nuove strategie.
Legambiente Valtellina

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