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giovedì 22 novembre 2012

LE PAROLE DI UNA VOLTA: "Cambrin"

La parola italiana per "cambrin" è acaro; la stessa parola si usa in francese "acariens", in Inglese si usa invece "mites"... (Di Giac)
LE PAROLE DI UNA VOLTA: "Cambrin"
"Tamorlan" wikipedia (cc)
In questa occasione si parlerà degli acari che stanno nella crosta dei formaggi: "i cambrin" come si chiamano nei dialetti della zona di Villa e di Tirano, naturalmente comprendente anche Bianzone Teglio e Grosio.
Non ho trovato questa parola sui vecchi dizionari di Milano, Bergamo e Brescia. Si potrebbe ipotizzare però che per indicare gli acari del formaggio si usi una parola sul tipo di "caiaroeul" oppure "camula". Per la verità la radice del termine "cambrin", potrebbe sembrare la stessa di quella della parola càmula, ma non è cosi facile dire, perché si potrebbe trattar solamente di una coincidenza.
Studiando l'etimologia della parola Cambrin, Remo Bracchi sostiene che la parola non è sicuramente di origine germanica, cita piuttosto una parola araba. In ogni caso chi vuole, può dare un'occhiata al Dizionario Etimologico Grosino, leggendo l'etimologia della parola suddetta, in calce al termine "cambrin".
Oggi come acari intendiamo piuttosto quegli animali parassiti che vivono nei nostri letti, tra le lenzuola e possono causare allergie all'uomo. Sono in realtà non visibili a occhio nudo, occorre il microscopio. Lo stesso vale per i "Cambrin" che proliferano sulle croste dei formaggi, bucandole e mangiandone la polvere. Talvolta questi animaletti bucano anche la pasta del formaggio, insomma non si accontentano delle croste. Per scongiurare il pericolo di questi parassiti ogni tanto nelle nostre cantine si ripulivano, "raspandole" le croste dei formaggi; pulendo per bene anche le assi sulle quali le forme poggiavano.
Il nome di questi minuscoli animali è sempre stato di uso limitato. Conoscevano questa parola i formaggiai, i negozianti che vendevano formaggio e i contadini che lo producevano e lo conservavano nelle loro cantine. Ora "cambrin" è un nome quasi sconosciuto: per questo c'è il rischio di credere che sia una parola unica esistente in pochissimi dialetti. In realtà non è così, nel caso di questa vecchia parola dialettale: in effetti potrebbe essere stata importata addirittura dall'estero.

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