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domenica 25 novembre 2012

SERTORI: "OGNI VOLTA CHE TORNO DA ROMA HO LE PALLE GIRATE"

24 novembre 2012 - Il Presidente della Provincia Massimo Sertori ha parlato a tutto campo nell'incontro, organizzato dalla Lega Nord, che si è tenuto ieri sera a Tirano presso la Banca Popolare di Sondrio, dal titolo "Provincia di Sondrio... presente e futuro".
Un Massimo Sertori deciso e spigliato quello che si è presentato ieri sera alle 20.45 durante l'incontro pubblico organizzato dalla sezione di Tirano della Lega Nord e dal titolo "Provincia di Sondrio... presente e futuro". Il presidente di Valtellina e Valchiavenna si è lasciato andare ad un comizio a tutto campo, parlando a volte in dialetto e con paroli forti, cercando di trasmettere ai presenti una vicinanza culturale, un'appartenenza territoriale comune.
Filo conduttore del suo lungo discorso è stata la crisi economica. "L'obiettivo della Lega Nord, in Lombardia, è quello di far restare sul territorio almeno il 75% delle tasse che raccogliamo: attualmente sono solo il 30-32%". Parlando prima delle due tangenziali di Tirano e Morbegno ("cos'hanno fatto gli altri prima di noi?") si è soffermato sulle difficoltà delle imprese, aiutate, anche grazie al lavoro della Provincia, attraverso il "Fondo Fiducia Valtellina": "Questa crisi - ha dichiarato Sertori - è la più dura dopo quella del '29; come ente Provincia poco possiamo fare, ma qualcosa abbiamo fatto: per esempio la nascita del "Fondo Fiducia Valtellina" sta finanziando per 80-90 milioni di euro le imprese locali".
Sulla tematica dei "tagli alle Province", Massimo Sertori ha insistito molto sul riconoscimento della Provincia di Sondrio come ente fondamentale per Valtellina e Valchiavenna al fine di portare avanti e risolvere problematiche complesse, anche quelle che di per sé non sono di competenza specifica della Provincia: per esempio economiche (vedi Fondo Valtellina e Tangenziali) e di sanità. "Sono funzioni che svolgiamo, ma che non sono scritte da nessuna parte; le assumiamo perché altrimenti saremo col culo per terra".
Sertori si è soffermato anche sulle tematiche del BIM, delle Comunità Montane (rimaste solo in Lombardia) e dell'accorpamento dei Comuni. Sui primi due enti il Presidente ha affermato che prima o poi dovranno scomparire: "Se non sarà questo governo - ha dichiarato - sarà il prossimo, loro sono interessati solo a prendersi i 16 milioni di sovracanoni: a questo punto non dobbiamo aspettare che qualcuno ci dica cosa dobbiamo fare, ma dobbiamo essere noi a costruirci il futuro; per questo motivo - ha concluso su questo punto - dobbiamo trovare una soluzione tra di noi, a costo anche di scontrarci". Sull'accorpamento dei Comuni (decisione possibile solo attraverso un referendum) Sertori ha bollato come "demagogiche" gran parte delle discussioni fin qui affrontate: "Chi dice che i Sindaci e gli Assessori dei piccoli Comuni occupano delle poltrone - spiega il Presidente - dice stronzate: il lavoro di queste persone è un lavoro, in pratica, di volontariato; se dobbiamo eliminare delle poltrone partirei da più in giù... ".
Riguardo al ruolo della politica, Massimo Sertori ha detto: "La politica deve essere fatta con spirito di servizio, con volontariato; uno lo fa se ci crede, per la sua gente. Anche a livello locale - ha aggiunto - c'è bisogno di nobilitare la politica: solo se si ritorna ad una politica seria e con spirito di servizio si può andare avanti". E, concludendo, guardando al futuro della Provincia di Sondrio, ha aggiunto: "Da Roma non c'è più possibilità di cambiare: dobbiamo fare una rivoluzione pacifica dei territori per cambiare l'Italia... Le compontenti del Governo - ha aggiunto - non conoscono affatto i nostri problemi, ma decidono sempre e comunque il nostro destino; spesso c'è dolo, ma più spesso ignoranza: ogni volta che torno da Roma ho le palle girate".
incontro Lega Nord a Tirano

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