Di Ivan Bormolini
Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di
Màdian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro, incenso e
proclamando le glorie del Signore. [Profeta Isaia]Questa citazione che viene dal libro del Profeta Isaia, forse aiuta a descrive l’atmosfera, un po’ reale e un po’ mistica, che nel pomeriggio del giorno dell’Epifania ha invaso la nostra città e la vicina Madonna, culmine di una grande rappresentazione del presepe vivente.
A organizzare e volere questa manifestazione sono stati gli Amici del Gruppo di Lavoro di Terre Des Hommes locale che fanno parte di questa Associazione Internazionale dedita a fornire un supporto concreto ai tanti bambini che in Italia e nel mondo vivono situazioni di grave difficoltà che pregiudicano quella che dovrebbe essere un’infanzia felice.
Quest’anno - spiega Ercole Ricci responsabile tiranese dell’Associazione Terre Des Hommes- oltre alla realizzazione del presepe, le cui offerte donate da numerosissimi visitatori, andranno ad aiutare le cause e i progetti di Terre Des Hommes nel mondo, si è voluta organizzare questa rappresentazione del presepe vivente, con i magi che giungono a cavallo, per dare un ulteriore aiuto all’Associazione che rappresento e per favorirne sempre più la conoscenza.
Si tratta di continuare a sensibilizzare la popolazione su moltissime problematiche estremamente reali e quotidiane che purtroppo tanto nel nostro paese, quanto in altre, troppe parti del mondo, toccano i bambini.
Troppo spesso, con una frequenza spaventosa, ci accorgiamo che l’infanzia, quel periodo che dovrebbe essere un momento allegro e spensierato, diviene per troppi fanciulli, un incubo dal quale è difficile svegliarsi e uscire, poiché le speranze per guardare a un immediato futuro e ad una vita migliore sono legate ad un esile filo di speranza.
Già - continua Ricci – la “speranza” è quella che oggi noi con questa rivocazione storica tentiamo di dare a tantissimi occhi disperati che ci chiedono con supplica un aiuto, piccolo o grande che sia, questo non conta, ma comunque è sempre un contributo, è sempre un qualcosa fatto col cuore per aiutare a portare un sorriso sui volti dei bambini e donare un qualcosa di materiale che è importantissimo per la loro sopravvivenza, per la loro salute e per la loro istruzione….Tutti elementi fondamentali per tentare di dare piccole speranze per una vita serena.
Colgo l’occasione - conclude Ercole – per fare dei doverosi ringraziamenti, che vanno a tutti coloro che in qualsiasi modo hanno fatto si che anche quest’anno il presepe venisse realizzato e mostrato ad un ampio pubblico.
A tutti i figuranti, che oggi hanno preso parte a questa rievocazione storica, a tutti i tiranesi che vi hanno preso parte, a coloro che anche da dietro le quinte si sono prodigati con vari mezzi per la riuscita della manifestazione.
Voglio inoltre ringraziare l’Amministrazione Comunale nelle persone del Sindaco Pietro Del Simone e dell’Assessore Sergio Mascioni, gli Agenti della Polizia Locale ed il loro Comandante, gli uomini della Protezione Civile, che con il loro valido supporto hanno garantito la sicurezza durante il percorso dei Magi, il Signor Triacca che ha concesso la corte dove è stata realizzata la scena della natività, il Signor Fulvio Schiano della Compagnia teatrale “Barfi & Friends” che ha dato gli abiti per la Madonna e San Giuseppe e tutti proprio tutti quelli che hanno creduto e supportato in vario modo in questo progetto.
SE NON VISUALIZZI LE FOTO CLICCA QUI
Ed alla fine, dopo aver preso parte a questa storica rievocazione, va detto che c’è stata una buona partecipazione dei tiranesi e dei residenti di Madonna.
Come era facile pensare a rimanere più colpiti dall’evento sono stati i bambini fortemente incuriositi dall’arrivo dei Magi a cavallo, i quali, dopo aver percorso l’intero viale Italia, hanno fatto un giro attorno alla Basilica per rendere omaggio alla Vergine Maria Patrona della Valtellina che qui apparve al Beato Mario Omodei il 29 settembre del 1504.
Dopo questo giro, una stella cometa di fuochi pirotecnici, ha indicato la via ai Magi, che entrando in via Rasica, hanno raggiunto la mangiatoia dov’era deposto il piccolo Re dei Giudei.
Toccante e intrisa di significato la scena dell’incontro, com’è scritto nel Vangelo di Matteo, i tre si sono inginocchiati davanti al bambino per adorarlo.
Poi hanno aperto i loro scrigni colmi di oro, incenso e mirra, doni per quel Bambino che in questa scena hanno assunto il significato di doni per i bambini nel mondo che sono meno fortunati.
Per finire, i Magi hanno ripreso il loro viaggio verso il lontano Oriente…….Credo si possa dire arrivederci all’anno prossimo e sono certo che un grazie vada di cuore all’amico Ercole Ricci, una persona sensibile ai progetti che l’Associazione Terre Des Hommes conduce, una persona che ogni anno con la sua artistica rappresentazione del presepe e quest’anno della rievocazione della natività, offre a chi è meno fortunato un lodevole aiuto.
Ivan Bormolini
Nessun commento:
Posta un commento