28 gennaio 2013 - Il Sindaco di Tirano Pietro Del Simone è
stato ieri a Brescia per celebrare il 70° della battaglia di Nikolajewka
dove hanno perso la vita centinaia di Alpini.
Battaglia di NikolaevkaGià dalle prime ore del mattino, la colonna formata dalle truppe italiane in ritirata, cui erano aggregati diversi reparti delle altre potenze dell'Asse (specialmente tedeschi e ungheresi), venne fatta oggetto di un bombardamento da parte di quattro aerei dell'Armata Rossa. Alla Tridentina, unica delle divisioni italiane ancora in grado di combattere, fu assegnato il compito di iniziare l'assalto al villaggio. Particolarmente significative durante questo attacco furono le azioni dei Battaglioni "Vestone", "Verona", "Valchiese" e "Tirano". Malgrado lo sbando che delle truppe in ritirata avrebbero dovuto avere, gli italiani riuscirono a sostenere l'attacco contro un nemico maggiormente dotato di armi pesanti ed artiglieria. In serata si unirono alle forze all'attacco i Battaglioni "Battaglione Alpini Edolo" e "Valcamonica" e gli uomini della Tridentina, guidati dal generale Luigi Reverberi, riuscendo ad aprire un varco fra le linee russe grazie all'impiego dell'unico carro armato tedesco ancora utilizzabile ed alla disperata lotta per sfuggire all'accerchiamento nemico. [Fonte: Wikipedia]
Dal 12 al 27 gennaio l'Ana bresciana ha organizzato una grande manifestazione per ricordare i tragici eventi avvenuti nel '43, durante la ritirata dalla Russia costata la vita a moltissimi alpini. Ieri, nella giornata clou, si ricordava la battaglia di Nikolaevka: erano presenti il Sindaco di Tirano Pietro Del Simone, il Sindaco di Morbegno Alba Rapella e i Battaglione Alpini Tirano e Morbegno.
Del Simone, nipote di uno dei reduci di quella terribile battaglia, oltre a sottolineare il forte ruolo di socializzazione che la caserma degli Alpini di Tirano ha avuto per il nostro territorio, ci ha raccontato: "Ho voluto essere presente perché ho sentito l'importanza di sottolineare i gesti di questi alpini che hanno sacrificato la propria vita per la nostra nazione: i loro atti eroici - ha concluso - devono essere d'esempio anche per i nostri giovani, soprattutto in un periodo così incerto e controverso della nostra storia".
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