Il 28 dicembre 2012 L’Autorità per l’Energia Elettrica e il
Gas, incaricata dal governo Monti di definire il nuovo metodo tariffario
per il servizio idrico, ha di fatto reintrodotto il profitto
sull’acqua.
Questo avviene in contrasto con la richiesta di 27
milioni di cittadini che si erano espressi nei Referendum del 2011 per
una gestione dell’acqua al di fuori delle logiche di mercato e avevano
affermato il principio che sull’acqua non si può fare profitto. Il
risultato è che l’acqua torna ad essere una merce che si compra e si
vende, e non un diritto, e che le tariffe dell’acqua aumenteranno e
continueranno ad aumentare.Il Governo con un tempismo insolito sta attivando politiche economiche di mercificazione e privatizzazione dei servizi pubblici locali, e in particolare del servizio idrico , anziché rispettare la volontà espressa dalla maggioranza degli italiani.
Le decisioni dell’Autorità vanno respinte! Vogliamo che venga ristabilita la volontà della maggioranza assoluta dei cittadini espressa con i Referendum.
Nel corso del Presidio sarà distribuito l'appello ai Candidati alla Regione Lombardia ed al Parlamento. Chiediamo a tutti i candidati di rispettare la sovranità popolare!
Il Coordinamento Lombardo dei Comitati Acqua Pubblica
Nessun commento:
Posta un commento