L'archivio del portale di informazione e commercio INTORNO TIRANO (www.intornotirano.it)

Etichette

venerdì 25 gennaio 2013

MODI DI DIRE: "Vale 'na canzùn de carnevàl"

La rubrica, a cura di Ezio Maifrè, per capire i modi di dire dialettali, grazie alla spiegazione e ad un racconto specifico.
Questa rubrica settimanale dei "modi di dire", nel contesto del racconto, ha lo scopo di rammentare in gergo dialettale una espressione e non si riferisce a fatti e a persone.
La sala era gremita all’inverosimile. Alcuni avevano trovato posto appollaiandosi sui termosifoni della grande e luminosa sala, altri sui davanzali delle finestre. Il convegno era intitolato “ beviamo di più, beviamo meglio a chilometri zero” .
Erano presenti le più eccellenti menti del settore. A lato del grande tavolo dei conferenzieri v’erano centinaia di bottiglie di vino di produzione locale con i vari marchi.
Ecco il problema: negli ultimi anni si erano verificati tre fattori negativi per il consumo dei vini.
Primo: erano cambiati gli stili di vita e il consumo. Secondo: si era ridotto nei giovani il consumo. Terzo: il consumo dei vini era stato penalizzato della stretta sui controlli alcol-test.
Al contrario, la produzione del vino era andata man mano aumentando con ottime annate e , parallelamente , il consumo e i prezzi di mercato erano diminuiti.
I margini di profitto erano scarsi. Si temeva l’abbandono dei terrazzamenti vinicoli ,perciò si era pensato ad una strategia che potesse incrementare il consumo portando il prodotto presso le case, senza rischi per i giovani e a minor spesa.
Iniziò il convegno con grande solennità e impegno dei vari relatori. V’era chi diceva di diminuire la produzione puntando su un prodotto d’elite . V’era chi imputava la causa del ridotto consumo per la scarsa comunicazione. V’era chi asseriva che occorreva uscire dai confini di Valle e andare oltre i confini Nazionali.
Il dibattito durò fino a tarda serata senza però partorire un’ idea che risolvesse il tema del convegno. Sudati e stremati i relatori sembravano essersi smarriti nelle loro elucubrazioni. In fondo alla sala v’era Giacomino, esperto produttore di vini e notoriamente uomo d’una praticità eccezionale. Alzò la mano per chiedere la parola e disse: Illustri relatori, le vostre elucubrazioni sul tema i val ‘na canzùn de carnevàl. Valgono poco e sembra non che non risolvano il problema. Io ho una soluzione; posso parlarne ?
Il conduttore del convegno disse con tono ironico: ne ha facoltà, parli.
I relatori si guardarono stupiti tra di loro e pensarono : cosa avrà mai da dire costui ? Non abbiamo soluzioni noi, come può averne costui?
Giacomino disse: I nostri vini sono buonissimi, la nostra produzione è ottima e abbondante. Non riusciamo più a guadagnare il giusto sui nostri vini poiché il trasporto ci costa ? I giovani, le famiglie hanno diminuito il consumo e per giunta ad ogni chilometro di strada c’è il controllo alcol-test ? Allora, daremo il vino a portata di rubinetto.
Propongo d’usare l’acquedotto comunale. A giorni alterni nell’acquedotto comunale al posto dell’acqua sia immesso il vino. Il conteggio del consumo sarà a contatore e la distribuzione sarà a chilometri zero. Il vino arriverà in tutte le case, in tutte le famiglie e i giovani potranno berlo a casa in abbondanza e senza rischi sulle strade.
Vi fu un’ ovazione generale. Il progetto ora sembra essere allo studio in un comune di Valle, che non è dato sapere, a causa della strategia di mercato.
Aspettiamo con fiducia i risultati . Con l’idea di Giacomino avremo con l’acqua corrente, anche il vino corrente in casa? O forse l’idea di Giacomino vale anch’essa poco o nulla come ‘na canzùn de carnevàl ?
Ezio Maifrè

Nessun commento:

Posta un commento