Quest’anno c’è un ulteriore motivo per partecipare in massa
alla grandiosa tradizione del "tirà li tòli" la sera del 31 gennaio in
Tirano. Ora abbiamo l’orso vivo e vegeto tra le nostre montagne. (Di
Méngu)
E, come comanda la tradizione e l’antico ritornello,“
L’è fo ginée, l’è int febrée, l’è fo l’urs de la tàna, se l’è nìgul ‘l
tra ‘n solt, ‘n pèt e ‘n gìgul, se ‘l fiòca al bàla e ‘l tròta, se ‘l
piöf ‘l fa balà i cöf, se ‘l bùfa vént, per quarànta di ìl tùrna int “
è perciò doveroso svegliarlo con la nostra bella tradizione del “ tirà
li tòli “.L’orso denominato M13, che ormai tutti conosciamo nella nostra Valle per aver fatto alcune escursioni in Tirano e sul monte Masuccio e, dopo aver girovagato per la Val Poschiavo seminando lo scompiglio tra pecore e arnie, sembra sia andato in letargo. Ma dov’è? Chi lo segue nei suoi spostamenti afferma che nelle ultime settimane di novembre il suo raggio d’azione o di movimento si è costantemente ridotto. Da alcune settimane il trasmettitore fissato al collo del temuto animale tace. Sembra di capire che l’orso, come sua natura, sia andato in letargo.
L’ultimo suo movimento monitorato è stato in Val Poschiavo. Possiamo anche pensare che per ragioni di sicurezza e di tranquillità, per l’orso e per le persone, sia poco conveniente rivelare la zona dove riposa. Possiamo però pensare che gli orsi non conoscono e non rispettano i confini e, a torto o a ragione, supporre che l’orso sia venuto nel tiranese a svernare. Quando ero bambino il “ vèciu Pèdru “ mi raccontava che il luogo preferito degli orsi per andare in letargo era la zona del “Crap del Dùch“.
Per intenderci è il costone roccioso che strapiomba da Roncaiola sino a Tirano presso il cimitero. E’ una zona d’anfratti e di caverne, luogo ideale per il letargo degli orsi.
Ebbene, se l’orso è giunto ancora nella nostra cittadina o nei dintorni è quasi certo che è in letargo in qualche anfratto del “Cràp del Dùch.”
Allora? Allora dobbiamo svegliarlo la sera del 31 gennaio con il “tirà li tòli“.
Ma per svegliarlo nell'anfratto a metà montagna occorrerà che tutti o quasi tutti i bambini, ragazzi, mamme, papà, nonni e forse anche il Sindaco e gli Amministratori si muniscano di lunghe “filagne di tòle“, si armino di lunghi bastoni e trascinino le “tòle” per le strade battendole in modo furioso per fare fracasso.
Solo così è quasi certo che l’orso M13 si sveglierà dal suo letargo al “ Crap del Dùch “. Si affaccerà da una caverna del “ Crap del Dùch “ stiracchiandosi la folta pelliccia. Se il tempo è clemente se ne andrà, con un bramito, lento e tranquillo verso le cime innevate del Masuccio e del Bernina. Se il gelo e il vento persiste si ritirerà silenzioso nella caverna sonnecchiando e aspettando che il freddo se ne sia andato.
Méngu
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