20 aprile 2013 - Bilancio da record per il BIM che nel 2013
destina oltre 17,8 milioni di euro agli enti locali. Accolta e
moltiplicata la richiesta dei Comuni per gli Uffici di piano: sei euro
per abitante.
Più soldi a bilancio per il Bim si traduce in più soldi
agli Enti locali della provincia di Sondrio tanto che, nel 2013, grazie a
entrate per 18 milioni e mezzo di euro, verranno distribuiti direttamente ai Comuni oltre 7,2 milioni di euro e 10,6 milioni ripartiti tra le cinque Comunità montane.
Tanti, tanti soldi come non se ne vedono più nella Pubblica
Amministrazione, com’è stato sottolineato negli interventi degli
amministratori presenti in assemblea, questa mattina, nella Sala delle
Acque di Palazzo Guicciardi, Franco Imperial, assessore provinciale e
presidente della Comunità montana di Tirano, nelle vesti di delegato del
Comune di Grosotto, Giulio Angelini per Morbegno, il sindaco di Tovo
Giambattista Pruneri, che ha definito il Bim “la nostra cassaforte”,
quello di Mazzo Clotildo Parigi. Il vicesindaco di Livigno Narciso Zini
ha lanciato un appello ai sindaci affinché operino per una strenua
difesa del Bim, “perché il Consorzio è l’unica garanzia che tutti questi
soldi rimangano nostri”.Non c’è stato nessun voto contrario al rendiconto 2012, al bilancio 2013 e al triennale: “Sono molto soddisfatta di aver riscontrato la soddisfazione dei sindaci – spiega la presidente Cioccarelli – e per gli apprezzamenti riguardo all’utilizzo dei fondi a disposizione. Stiamo lavorando molto per ottenere quanto più possibile attraverso i sovraccanoni e gli investimenti sul patrimonio poiché sappiamo bene quanto sono attesi i soldi del Bim. Le necessità dei Comuni aumentano, la situazione è davvero drammatica, con questi fondi potremo garantire i servizi offerti dagli Uffici di piano, come gli stessi sindaci ci avevano chiesto”. La richiesta era stata, in realtà, di un euro per abitante che, invece, per decisione del Comitato esecutivo, sono diventati sei per un totale di poco superiore al milione di euro: quasi 130 mila euro per Sondrio, oltre 70 mila per Morbegno, 54 mila per Tirano e quasi 44 mila per Chiavenna per rimanere ai comuni più popolosi.
A questi fondi, riservati alla gestione degli Uffici di piano, si aggiunge un’ulteriore quota che le amministrazioni potranno, sulla base delle singole necessità, destinare ancora agli Uffici di piano, al trasporto scolastico o ad altri interventi: 89.500 euro per ogni Comune del mandamento di Bormio, 88.000 mila per ciascuno dei tredici Comuni del Tiranese, 76.500 a testa per le amministrazioni del Sondriese, 71.500 per ogni Comune della Bassa Valle e 82.000 per quelli della Valchiavenna.
Alle cinque Comunità montane, secondo la consueta ripartizione, verranno versati 10,6 milioni di euro: quasi 1,3 milioni di euro per quella dell’Alta Valle, poco più di 3 milioni per quella di Tirano, 2,5 milioni per Sondrio, quasi 1,5 per quella di Morbegno e poco meno di 2,3 milioni di euro per la Valchiavenna.
Una pioggia di soldi sui Comuni di Valtellina e Valchiavenna che deriva da un rendiconto 2012 che ha chiuso con un avanzo di 3,3 milioni di euro per le maggiori entrate derivanti dalla chiusura di importanti transazioni con Edison ed Edipower sulle potenze nominali degli impianti idroelettrici, dai conguagli sui sovraccanoni e dall’ottimo rendimento degli investimenti. Si aggiunge anche la quota destinata al pagamento del mutuo di 40 milioni di euro per la realizzazione della tangenziale di Morbegno, che era stata prudentemente accantonata ma non utilizzata. Il 2% del bilancio, pari a 600 mila euro, verrà ripartito fra tre settori d’intervento, turistico, sociale e culturale, per sostenere eventi e iniziative.
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