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venerdì 26 aprile 2013

MODI DI DIRE: "L'è ùra de tirà sü li bràghi"

La rubrica, a cura di Ezio Maifrè, per capire i modi di dire dialettali, grazie alla spiegazione e ad un racconto specifico.
Questa rubrica settimanale dei "modi di dire", nel contesto del racconto, ha lo scopo di rammentare in gergo dialettale una espressione e non si riferisce a fatti e a persone.  
Roberto e Luisa si erano innamorati a prima vista. I due giovani si erano conosciuti durante una passeggiata in Trivigno. Roberto l’aveva vista seduta , presso la fontanella in legno della seconda Croce di Ronco. Lo zaino era per terra. Aveva tolto gli scarponi, le calze, ed era a piedi nudi presso la fontana. Aveva una smorfia di dolore sul viso . I suoi piedini erano doloranti. Colpa degli scarponi acquistati il giorno prima. Non le andavano stretti, ma il gore-tex non si era ancora adattato al suo piede. Un piede e poi l’altro li stava immergendo nell’acqua fredda della fontana per darsi un poco di sollievo. Roberto si fermò e chiese alla ragazza se avesse bisogno d’aiuto.
Posò il suo zaino per terra, proprio a fianco di quello di Luisa. Guardò i piedi doloranti, poi il viso della ragazza ed ecco il colpo di fulmine. La saetta risalì ad ambedue dai piedi al capo. Fu il visino triste della ragazza fatto ad arte per tessere la tela e catturare il moscone o fu l’atto galante di Roberto a far scagliare la freccia a Cupido ? Nessuno può saperlo. Sappiamo solo che Roberto aiutò Luisa a rimettersi le calze e gli scarponi. Zaino in spalla i due non finirono più di parlarsi. Giunti in Trivigno gli scarponi in gore-tex di Luisa calzavano come guanti e Roberto era un “ uccello in gabbia “. Questo successe quando Luisa frequentava il liceo e Roberto l’istituto tecnico. Continuarono a frequentasi durante l’università.
Il lavoro li separò. Lui a Milano in uno studio di ingegneria, lei a Tirano ad insegnare matematica in un Istituto tecnico . Passò qualche anno. Ogni fine settimana si vedevano , mano nella mano a Tirano, come eterni fidanzatini. Erano diventati adulti. Lui aveva qualche capello grigio, lei qualche ruga in faccia e sui piedini.
Si sa che al giorno d’oggi le coppie si frequentano volentieri , poi dopo i bacetti e le carezze ognuno va a casa propria. Luisa un bel dì mise il broncio a Roberto. Lui gli chiese il motivo. Muta ! Aveva il visino dolorante come quella volta per gli scarponi. Ancora una settimana di broncio e nessuna telefonata a Milano per Roberto. Roberto chiese spiegazioni: muta fu, ancora una volta., Per tutta la settimana al telefono con infinita pazienza e dolcezza , pregò Luisa di esternare la sua preoccupazione, il suo dolore. Giurò di non averla mai tradita, semmai forse un veloce sguardo alle gambe di qualche ragazza. Finalmente, ancora dopo una settimana di broncio scoppio in lacrime e disse: Roberto, l’è ùra de tirà sü i bràghi !!, E’ ora di sposarmi. Roberto capì e si abbracciarono . La settimana dopo Iniziarono il corso prematrimoniale e dopo tre mesi si sposarono in chiesa.
Roberto aveva finalmente tirà sü i bràghi innanzi al Signore e ai suoi amici.
Ezio Maifrè

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