24 giugno 2013 - Ieri mattina tre alpinisti hanno perso la
vita sul Gran Zebrù, precipitando per un'altezza di 500 metri circa.
Erano partiti la mattina presto, dal rifugio Pizzini di
Santa Caterina Valfurva, tre escursionisti che avevano l'intenzione di
scalare il Gran Zebrù, sul confine con il Trentino Alto Adige: due
escursionisti di Parma, soci del Cai, (Matteo Miari, uno studente
universitario di 22 anni e Michele Calestiani, un funzionario della
Barilla di 43 anni) e un novarese di 45 anni, Daniele Andorno.A 350 metri dalla meta e a quasi 3.500 metri di quota, il capocordata è probabilmente scivolato sul ghiaccio, portando con sè i suoi compagni di spedizione: dopo un volo di circa 500 metri, per nessuno c'è stato scampo. Ad assistere impotente all'episodio un'altra spedizione che è scesa nel rifugio sottostante per chiedere i soccorsi.
Sempre nella giornata di ieri, altre tre persone, questa volta altoatesine, hanno perso la vita nel tentativo di scalare il Gran Zebrù. Queste tragedie potrebbero essere state causate dal troppo caldo di questi giorni che ha reso instabile il ghiaccio.
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