3 luglio 2013 - L'ottavo punto all'ordine del giorno del
Consiglio Comunale di Tirano della scorsa settimana è stata
l’interrogazione relativa ad un marciapiede di sicurezza per pedoni in
Via S. Giuseppe.
A leggere l'interrogazione è stato il promotore Gianluigi
Garbellini "capogruppo di sé stesso" come si è ironicamente
autodefinito nel Consiglio Comunale a causa della fuoriuscita di tutti i
consiglieri dal suo movimento "Tirano per tutti". In poche parole si chiedeva al Comune una soluzione per la messa in sicurezza dei pedoni nel tratto terminale di Via S. Giuseppe,
vicino al teleriscaldamento. "La mancanza del marciapiede nel tratto
terminale di Via San Giuseppe - ha affermato Garbellini - è indubbio ed
oggettivo motivo di preoccupazione per la sicurezza dei pedoni di
passaggio e dei residenti".A rispondere all'interrogazione è stato l'Assessore ai Lavori Pubblici Sergio Mascioni che ha sostenuto, in prima battuta, la particolare attenzione dell'amministrazione di Tirano verso la Via S. Giuseppe e i suoi abitanti: prima con l'abbassamento del limite di velocità, nel 2011, da 50 a 30 km/h e poi, recentemente, con l'installazione di due postazioni per l'installazione dei "Velo Ok", le colonnine della Polizia Locale che contrallano il rispetto dei limiti di velocità.
Tuttavia, "la realizzazione del marciapiede sul lato opposto a quello attuale, - ha detto Mascioni - che sarebbe certamente positiva per la sicurezza dei pedoni, non pare praticabile in quanto, oltre a comportare l'esproprio di numerosi giardini e la ricostruzione dei muri di recinzione con evidenti costi esorbitanti, creebbe difficoltà nel garantire un'adeguata quota di accesso agli esistenti accessi carrai".
"Una soluzione più realistica - ha aggiunto Mascioni - potrebbe essere rappresentata dalla demolizione di circa 150 metri del marciapiede esistente (partendo dall'intersezione con Via Polveriera) con lo scopo di spostare la strada verso nord, verso la Basilica: in questo modo si creerebbe lo spazio per la realizzazione di un nuovo marciapiede davanti alle case".
"Il PGT (Piano del Governo del Territorio) in questo senso - ha detto Mascioni -prevede già questo tipo di ampliamento con l'intenzione di ricavarvi una pista ciclabile: in fase di progettazione - ha concluso Mascioni - si potrà procedere ad una rivalutazione di questa richiesta".
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