Pur avendo voluto tenere fino ad oggi un basso profilo,
senza rilasciare comunicati o dichiarazioni ai media, alla luce del
susseguirsi di dichiarazioni più o meno errate od imprecise riportate
dai giornali, la società Funivia al Bernina F.A.B. S.r.l., proprietaria
degli impianti di Caspoggio, oggi la centro dell’attenzione del
pubblico, ritiene necessario precisare i seguenti punti al fine da
eliminare ogni malinteso.
La
non apertura degli impianti di Caspoggio nell’inverno 2012/2013 non fu
dovuta ad una decisione della società, ma bensì ai lavori dell’ENEL alle
dighe di Campo Moro, lavori che hanno interrotto l’approvvigionamento
idrico degli impianti di innevamento programmato della stazione, quindi
non si è potuta fare neve programmata e quella arrivata dal cielo non è
stata sufficiente all’apertura degli impianti.
La
decisione di non aprire gli impianti fu presa dopo un sopralluogo sulle
piste da parte dei maestri di sci della scuola di sci di Caspoggio, che
ne constatarono la non agibilità in sicurezzada parte degli sciatori.
Tutte
le Pubbliche Amministrazioni competenti erano al corrente della
problematica dovuta lla mancanza di acqua per l’impianto di innevamento
ma non si è potuto comunque trovare una soluzione al problema,
nonostante gli sforzi congiunti di tutti, pubblico e privato.
Quindi
non capiamo sinceramente il persistere di questa sterile polemica
sull’inverno passato NON ERA POSSIBILE TENERE APERTO causa assenza neve
ed acqua.
La
Funivia al Bernina F.A.B. S.r.l. quando su richiesta di tutte le
Pubbliche Amministrazioni dalla Provincia alla Comunità Montana,
all’intera Amministrazione Comunale di Caspoggio sia maggioranza che
minoranza, nel 2003 rilevò la società Impianti Caspoggio S.r.l., non la
rilevò per chiuderla, bensì per riaprirla in quanto la stazione era già chiusa!
La Funivia al Bernina F.A.B. S.r.l. ha riattivato la stazione,
potenziandola e migliorandola, investendoci fondi che, forse, sarebbe
stato meglio investire sull’area del Palù.
Quindi
comunque vada, nel bene e nel male, la società Funivia al Bernina
F.A.B. S.r.l. ha garantito ai Caspoggini 10 anni di ulteriore attività
degli impianti! Quella fatta dalla Funivia al Bernina F.A.B. S.r.l. è
stata una scelta imprenditoriale e non necessita di ringraziamenti da
chicchessia ma neppure di essere calunniata immeritatamente se non è
riuscita nell’impresa in cui per altro erano già falliti altre cordate
di imprenditori locali e non, tra l’altro molto ben più dotate
economicamente dei titolari della FAB ed in tempi in cui la richiesta
della Clientela e la concorrenza non erano elevate come oggi.
In
questi dieci anni tutto è stato tentato per portare la società impianti
Caspoggio almeno al pareggio se non all’utile, dalle gare nazionali ed
internazionali all’abbattimento dei prezzi, si sono persino interpellate
la F.I.S. (Federazione Internazionale di Sci) e la F.I.S.I.
(Federazione Italiana Sport Invernali) nel tentativo di far diventare
Caspoggio centro internazionale di allenamento, ma tutto senza successo,
nonostante i nostri sforzi, quelli della e quelli delle Pubbliche
Amministrazioni.
La
decisione in merito alla chiusura definitiva degli impianti di
Caspoggio è stata presa ad inizio 2013 durante una riunione con
l’Amministrazione Comunale di Caspoggio riunita in seduta plenaria e da
questa accettata.
Il
motivo della decisione è puramente economico e si riassume
nell’impossibilità per la società Funivia al Bernina F.A.B. S.r.l. di
continuare a sopportare le perdite derivanti dalla gestione degli
impianti di Caspoggio, perdite che si sono ripetute in tutti i dieci
anni di gestione nonostante gli investimenti ed i miglioramenti di
piste, impianti ed innevamento fatti dalla Funivia al Bernina F.A.B.
S.r.l. negli anni.
La
decisione è stata presa anche nel convincimento che nessun danno
economico ne deriverà al comparto turistico della Valmalenco, in quanto
secondo la nostra società, alla luce della continua non redditività
degli impianti di Caspoggio, è meglio avere una sola stazione moderna ed
in continuo sviluppo, piuttosto che due stazioni di cui l’una, impianti
Caspoggio, freni con i suoi costi ed i suoi mancati incassi lo sviluppo
dell’altra, impianti Alpe Palù.
Prova
di quanto asserito è il successo di vendite avuto dai nuovi
insediamenti di Spriana e Torre Santa Maria, effettuati da abili
imprenditori locali, che certo distano dagli impianti del Palù più di
quanto ne disti l’abitato di Caspoggio.
Anche
le deboli perdite di presenze avute da alcuni operatori di Caspoggio lo
scorso anno, dovute alle gare non effettuate causa mancata apertura
degli impianti di Caspoggio, saranno evitate grazie alla nuova stupenda
pista da gara che sarà realizzata sulla direttiva Cima Motta –
Campolungo.
Per quanto sopra la Funivia al Bernina F.A.B. S.r.l. pur apprezzando ed augurando la miglior fortuna all’iniziativa del “Comitato Caspoggio c’è”
guidato dal sig. Bruseghini, al quale ha dato la massima disponibilità
nella ricerca di soluzioni per mezzo delle quali possa portare a buon
fine la sua impresa, si augura però che in un momento di crisi come
l’attuale, si tratti di un’operazione a carattere esclusivamente
privatistico e non pubblico e che le poche risorse pubbliche disponibili
non vengano distolte a discapito dell’Area del Palù, l’unica a suo
giudizio che potrà resistere con successo al mutamento delle richieste
della Clientela.
Tanto
dovevamo agli abitanti ed ai turisti della Valmalenco per precisione e
conoscenza dei fatti e ne chiediamo, pertanto, cortese pubblicazione
integrale e senza modifiche di sorta.
Chiesa in Valmalenco 22.08.2013
Funivia al Bernina F.A.B. S.r.l.
L’amministratore delegato
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