Questa rubrica settimanale dei "modi di dire", nel contesto del racconto, ha lo scopo di rammentare in gergo dialettale una espressione e non si riferisce a fatti e a persone.
Che tormento, che lagna sentirlo parlare. Sempre la stessa solfa, sempre a lamentarsi di qualcosa che gli altri avevano e lui no. Giulio, l’idraulico a capo chino diceva a Ercole, operatore ecologico:
“Io che lavoro dall’alba al tramonto e viaggio in Multipla, ogni notte sogno di viaggiare in SUV. Mi piacerebbe avere una barca e non trovo il tempo per andare al mare o al lago. Mi sono costruito la casa, ho una moglie laboriosa e due figli volonterosi , ma sono sommerso di spese e di tasse. Guarda! Mi sono venuti i capelli grigi per le preoccupazioni, ne ho anche persi. Mira la pelata in fronte. M’è anche calata la vista e mia moglie m’ha detto che sto andando in ammollo. E’ una vita che lavoro in ginocchio con tubi e fognature. Sono proprio stanco e della pensione non se ne parla neanche. Non è così per tutti. Ci sono quelli fortunati che con poca fatica hanno fatto fortuna.
“Io che lavoro dall’alba al tramonto e viaggio in Multipla, ogni notte sogno di viaggiare in SUV. Mi piacerebbe avere una barca e non trovo il tempo per andare al mare o al lago. Mi sono costruito la casa, ho una moglie laboriosa e due figli volonterosi , ma sono sommerso di spese e di tasse. Guarda! Mi sono venuti i capelli grigi per le preoccupazioni, ne ho anche persi. Mira la pelata in fronte. M’è anche calata la vista e mia moglie m’ha detto che sto andando in ammollo. E’ una vita che lavoro in ginocchio con tubi e fognature. Sono proprio stanco e della pensione non se ne parla neanche. Non è così per tutti. Ci sono quelli fortunati che con poca fatica hanno fatto fortuna.
Guarda per esempio Giulio. Quello non si sa di che cosa vive. Dicono che si interessa di politica, ma di preciso nessuno sa cosa fa. Viaggia in Porsche e lo vedono spesso al ristorante con delle belle donne. Ha una villa con piscina, vive con ragazze giovani che frequenta a rotazione. Beve come una spugna e fuma come un turco.
Quel dongiovanni, le beatitudini del Discorso della Montagna di nostro Signore, le ha lasciate agli altri. Che ne dici Ercole ? Ho torto o ragione di lamentarmi? Rispose Ercole: “Cosa devo dire io che sono precario, che ramazzo da mattina e sera per quattro soldi, che mangio polvere tutti i giorni ? Io non viaggio nemmeno in Multipla, ho una cinquecento con due pistoni di cui uno fa il matto e non ho i soldi per la riparazione. Mare, lago,barca ? Figuriamoci! Io il mare l’ho visto da militare e basta. Ho i capelli neri e non sono in ammollo perché ho dieci anni meno di te. Tu lavori con tubi e fognature, sei messo meglio di me che raccolgo l’immondizia. Sai cosa ti dico? Te se lamentét de gàmba sana!!! Ti lamenti senza motivo, ti lamenti per delle sciocchezze!!!
Di Giulio, il politico non sai tutto. Io che giro ramazzando le strade ho sentito delle voci e ti assicuro che sono vere. Quello che tu ritieni un privilegiato purtroppo ha anche lui i suoi guai. Era da alcuni mesi che non si sentiva bene. Si sentiva stanco. Lui dava la colpa alle sua avventure galanti; cene, balli , motel e piaceri. Non era così. I dottori gli hanno diagnosticato un tumore al polmone. Dovrà curarsi per molti mesi e la sua vita cambierà. Non è tutto oro quel che luccica. Giulio, ti ripeto, lamentét miga de gàmba sana, non lamentarti per sciocchezze e ringraziamo Dio fin che c’è la salute.
Ezio Maifrè
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