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giovedì 31 ottobre 2013

SONDRIO SOFFRE UN DISAVANZO DI 476 MILA EURO

30 ottobre 2013 - Da una situazione di pareggio oggi il Comune di Sondrio si trova con un disavanzo di 476 mila euro. E' questa la situazione annunciata dall'Assessore al Bilancio, Gianpiero Busi, che il Comune dovrà affrontare a seguito delle nuove normative dettate dalla Legge di Stabilità.

Foto di Franco Folini (cc)
Ma cosa è successo? Il Comune di Sondrio è tra i comuni virtuosi e sulla base delle simulazioni e del, già redatto, Bilancio di previsione il Comune si trovava in una situazione di pareggio. Una posizione di tranquillità garantita da un costante e oculato lavoro di ottimizzazione delle risorse. Pochi giorni fa, invece, l'Ifel, l'Istituto per la Finanza e l'Economia Locale, ha comunicato che per la Spending Review 2013 sul Comune di Sondrio peserà un taglio di 1 milione e 089 euro. Lo Stato ha inoltre comunicato che per la costituzione del fondo di solidarietà tratterrà, attraverso L’Agenzia delle entrate, 2.045.398,82 dagli incassi dell’IMU propria 2013 a fronte di trasferimenti pari a 1.504.467,04, da cui ne emerge un taglio di 540.931,78.
Tagli difficili da affrontare soprattutto quando il Bilancio prevedeva 2 milioni e 450 mila euro di entrate dettate da trasferimenti dello Stato, delle quali però ne sono stati confermati solo 1 milione e 500. Un disavanzo di 950 mila euro che, grazie a una gestione virtuosa, si riduce a 476 mila (arretrati Ici e l'utilizzo di un fondo di riserva che il Comune ha accantonato permettono, infatti, il recupero di 474 mila euro).
“La situazione purtroppo ci impone solo due strade: da qui ed entro il 31 dicembre, giorno in cui dovremo trasmettere alla Corte dei Conti il Bilancio, dobbiamo o trovare le risorse mancanti o fare ulteriori tagli. Inoltre la Tares, eliminando la premialità ai comuni virtuosi, non ci ha aiutato” afferma l'assessore Busi. “Le difficoltà in Italia sono evidentemente di più di quelle che ci vengono raccontate tanto che le grandi questione, come quella del Debito Pubblico, spesso sono offuscate. Di fronte all'aumento del Debito e alla riduzione delle Entrate sembra che l'approccio sia di un centralismo esasperato, buttando il carico addosso ai comuni, anche a quelli che da sempre hanno ottenendo risultati positivi. L'unica speranza auspicabile è che le risorse che verranno trasferite ai Comuni vengano calcolate con giusti criteri, viceversa gli Enti si troveranno senza i presupposti per poter lavorare nel migliore dei modi” commenta il sindaco Alcide Molteni.

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