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giovedì 3 ottobre 2013

TIRANO: NUOVA AREA RIFIUTI SEMPRE PIU' VICINA

2 ottobre 2013 - Il nono e il decimo punto all'Ordine del Giorno dell'ultimo Consiglio Comunale di Tirano hanno riguardato il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni, nonché il progetto per la nuova area di raccolta dei rifiuti.
Il Consiglio Comunale ha varato, in relazione anche ad alcuni interessamenti di privati, il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari secondo la normativa vigente; in questo modo si è votato per la modifica della destinazione urbanistica e quindi del PGT.
AREA ADIACENTE AL TELERISCALDAMENTO (dove attualmente fanno le lezioni di guida le autoscuole) - Quest'area, che nel futuro, una volta realizzata la tangenziale di Tirano, dovrebbe essere quella di ingresso verso la Svizzera, secondo quanto emerso, sarebbe negli interessi di alcuni soggetti privati pronti a valorizzarla dal punto di vista turistico-ricettivo.
Critico il Gruppo Misto. "L'area adiacente al teleriscaldamento - ha affermato Daniele Pola - la riteniamo preziosa per la sua collocazione strategica viabilisticamente e come posizione rispetto alla città e prima di pensare ad una sua alienazione secondo il nostro modo di vedere si dovrebbe approfondire una destinazione pubblica importante (come la realizzazione di una nuova piscina o una struttura polifunzionale). Ci pare anche prematuro ora dichiarane l'alienabilità".
STRADA "ROSSA" (tratto di strada tra la provinciale per Cologna e la Statale) - Anche per questa vendita, il Gruppo Misto ha sollevato qualche dubbio. "Riguardo alla cessione della strada “Rossa” - hanno detto - non siamo d'accordo in quanto riteniamo che sia una memoria storica che possa essere rivalutata in quanto si trova in una posizione visibile dai percorsi cittadini e rende leggibile la continuazione della strada Rossa nell'ottica di rivalutare i percorsi pedonali storici, inseriti anche nel PGT.
PARCHEGGIO PUBBLICO TRA VIA REPUBBLICA E VIA LUDOVICO IL MORO (vicino a Piazza Parravicini) - Quest'area era stata a suo tempo espropriata per la realizzazione dei parcheggi. I proprietari hanno tuttavia fatto ricorso e vinto la causa: a loro spetta 186.000 euro che il Comune dovrà sborsare. Per questo motivo, per diminuire la spesa da parte dell'amministrazione, si è pensato di vendere parte di questo terreno. "Questa scelta - ha detto il Gruppo Misto - ci sembra proprio sbagliata. Cedere una parte di questo spazio, proprio al centro dello slargo è come rinnegare lo sforzo di cercare di unire la parte di centro storico sotto la strada statale con il centro della parte al di sopra.  Se esiste l'esigenza di parcheggio privato si potrebbe affittare gli spazi per un periodo specifico senza cedere il diritto di superficie o piuttosto pensare ad uno sfruttamento a tale scopo del sottosuolo.
AREA INDUSTRIALE IN LOCALITA' CARTIERA - La cessione di questa area porterebbe nelle casse del Comune una cifra intorno ai 450.000 euro; inoltre, come è stato sottolineato da più parti, favorirebbe uno sviluppo razionale della zona produttiva. I soldi derivati dalla vendita permetterrebbero al Comune di realizzare un nuovo punto di raccolta dei rifiuti, capace di contenere circa 16 container. Di parere contrario il Gruppo Misto che propone alcune osservazioni:
  1. "La prima è che nella stesura del PII non è stata pensata e inserita una strada pubblica che poteva svilupparsi a nord dell'area fra questa e la cartiera esistente al fine di collegare la via del Commercio alla nuova strada sul lato opposto. Strada che avrebbe garantito una migliore condizione di accesso ai capannoni.
  2. La seconda è che la nuova collocazione dell'area per la raccolta differenziata non ci sembra adatta allo scopo, ci sembra troppo limitata nelle dimensioni.
    Altra considerazione che ci preme di rimarcare, e già abbiamo avuto modo di dire in un precedente consiglio comunale, è che l'affidamento della realizzazione di questa area pubblica alla parte proponente il PII comporta un sistema chiuso di appalti al fine di eseguire delle opere pubbliche, operazione che non condividiamo. E' vero che si ottengono delle strutture in modo semplificato e senza essere vincolati dalle ristrettezze normative del patto di stabilità ma, è anche vero che così facendo non si garantisce la necessaria trasparenza.
  3. Infine non ci sembra congruo il prezzo di cessione dell'area comunale che divenendo edificabile nel passaggio al Piano Integrato di Intervento con l'indice della zona industriale esistente e quindi anche svincolato dagli obblighi che invece devono rispettare gli insediamenti ricadenti nel PIP, è valutata soltanto € 60 al mq con un incremento di soli € 20 rispetto alla valutazione riferita all'area priva di edificabilità di cui alla precedente delibera (appunto valutata 40 €), cosa ancora più evidente se consideriamo anche il maggior valore che acquista tutta l'area con una nuova uscita sulla strada pubblica".
NEI PROSSIMI GIORNI GLI ALTRI PUNTI ALL'ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE

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