La cerimonia di premiazione si è svolta ieri a Chiavenna, città natale dell’ex ministro, presidente della federazione che riunisce i 63 Consorzi Bim d’Italia per quasi vent’anni, alla presenza delle autorità, di Ermanno Valsecchi e della Giunta di Federbim che si era riunita a Sondrio nella giornata di venerdì.
Articolato il tema scelto per questa edizione, la diciottesima, illustrato ieri da Alberto Petroni dell’Università degli Studi di Parma, che premia tesi di laurea, studi di fattibilità, progetti di ricerca e sviluppo: “Energie rinnovabili, dalla produzione alla distribuzione. Soluzioni innovative ed efficienti attraverso la proposta di nuove tecnologie e la presentazione di opportunità derivanti dal credito e dal project financing per un compiuto sviluppo della green economy sui territori locali”. Quattro i premiati, i cui lavori sono stati scelti tra i ventotto candidati: Fabrizio Gigliotti di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, Stefano Fioletti di Valfurva, Alberto Paganella di Garda, in provincia di Verona, Elena Carcano di Andora, in provincia di Savona, che si dividono i diecimila euro del premio, quattromila al primo, tremila al secondo, duemila al terzo e mille al quarto.
Stefano Fioletti, che si è laureato nel 2011 in ingegneria idraulica al Politecnico di Milano, primo del suo corso, con 110 e lode, non era presente ieri poiché da un mese si trova in Indonesia per lavoro dopo essere stato assunto dalla Saipem, una società del gruppo Eni. La sua tesi dal titolo “Wave Energy Converter EDP – Progettazione e messa in opera del modello fisico” si è aggiudicata il secondo premio. Per Stefano, che tornerà in Italia tra qualche settimana, ha ritirato il premio il padre Mario.
Molto partecipata la cerimonia di premiazione, che si è svolta nella sala assembleare della Comunità Montana della Valchiavenna, aperta dai saluti del sindaco Maurizio De Pedrini e dal presidente dell’ente comprensoriale Severino De Stefani, che hanno sottolineato l’importanza del ruolo del Bim per il territorio. Un tema che è stato ripreso dalla presidente del Bim dell’Adda Carla Cioccarelli e dal presidente di Federbim Carlo Personeni: oggi come sessant’anni fa, alla costituzione dei Consorzi Bim, la montagna pretende che i suoi diritti vengano tutelati e che i benefici derivanti dall’utilizzo della sua acqua rimangano alla popolazione.
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