“Un governo dell’illegalità e del sopruso, l’esecutivo Letta con la manovra per far passare la legge di stabilità ha rivelato se stesso: è tempo che gli italiani comprendano quale danno sta facendo al nostro Paese, al Nord in particolare, le cui legittime richieste sono rimaste inascoltate. Tolgono risorse alla Regione Lombardia e ai nostri Comuni virtuosi, non c’è nessuna riconoscenza per chi sa governare il territorio, per chi s’impegna ogni giorno per assicurare ai cittadini servizi di qualità nonostante tutti gli ostacoli che devono superare. Sono i sindaci i veri eroi ma Letta e i suoi se ne infischiano: dove andremo a finire?”
È il commento, amareggiato e scoraggiato, del senatore Jonny Crosio, a Roma sin da sabato per presidiare, giorno e notte, la commissione Bilancio, in tandem con il suo capogruppo Massimo Bitonci, e lavorare per i numerosi emendamenti proposti dalla Lega Nord a salvaguardia delle ragioni del Nord. Invece, poiché la commissione non ha terminato l’esame in tempo utile, il governo si è presentato in aula senza i relatori alla legge di stabilità, non accadeva dal 1986. “Soltanto noi della Lega Nord abbiamo denunciato il comportamento antidemocratico di Letta e dei suoi compari – continua Crosio –: il documento che approda oggi in aula se possibile è anche peggiore di quello giunto in commissione. Il Paese ha bisogno di ben altro: i cittadini sono stremati dalla crisi, vessati dalle imposte e preoccupati per il futuro”.
Fra le centinaia di emendamenti che il governo ha sistematicamente rifiutato, vanificando il lavoro di settimane di chi li aveva elaborati e presentati, ci sono anche quelli della Lega Nord, in particolare quelli a prima firma del valtellinese Crosio per chiedere i fondi mancanti per la tangenziale di Tirano e uno stanziamento per la messa in sicurezza della statale 36 lungo il lago di Como e nel tratto che percorre la Valchiavenna: “Sapevo che sarebbe stato difficile perché all’opposizione abbiamo da tempo smascherato questo governo – spiega Crosio, che ieri è intervenuto a Palazzo Madama in merito alla dichiarazione di fiducia –, non è bastato tutto il mio impegno, anche perché, nella difesa degli interessi della nostra viabilità, sono stato lasciato da solo. Anche questa non è stata certo una sorpresa, ma contavo sulla presa di coscienza di chi conosce la Valtellina e ha a cuore il suo futuro. Non finisce qui: la Lega insisterà ancora per ottenere queste risorse”.
Se le cose dovessero rimanere invariate, per la realizzazione della tangenziale di Tirano bisognerà fare affidamento solamente sui ribassi d'asti di quella di Morbegno, come peraltro era già stato programmato.
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