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martedì 5 novembre 2013

STOP ALL'ABBATTIMENTO DI CERVI SULLA CULMEN

La LAV ha accolto con soddisfazione la decisione presa della Provincia di Sondrio nella serata di martedì 29 ottobre di sospendere il prelievo sulla Culmen dei restanti 25 cervi ancora rientranti nel piano di abbattimento voluto dalla delibera provinciale n° 30 del 27 settembre 2013.

I venticinque animali uccisi, e di questo crediamo che istituzioni in primis, ma anche quei cittadini che hanno caldeggiato il piano di abbattimento ne siano perfettamente consapevoli, costituiscono solo, al di là delle considerazioni etiche, un dispendio di risorse umane ed economiche a fronte di un risultato improduttivo.
Dai venticinque animali uccisi non si potrà certamente ed incautamente attendersi alcun esito alla risoluzione delle problematiche sulla Culmen imputabili invece,secondo l'Amministrazione Provinciale, solo alla presenza degli ungulati.
Prima fra tutte l'incolumità degli automobilisti. Parere profetizzato da Ispra secondo il quale "per prevenire gli incidenti stradali bisogna tendere in primo luogo a modificare il comportamento del guidatore piuttosto che quello della fauna selvatica". Ed, aggiungiamo noi, approntare strategie ed interventi ambientali mirati a impedire lo sconfinamento animale ma anche a disciplinare condotte umane pericolose a prescindere dalla presenza dei cervi.
Ma non avremmo potuto attenderci risultati ai molteplici problemi insoluti da tempo della Culmen, quindi visti in un contesto più ampio rispetto solo alla presenza dei cervi, nemmeno dal raggiungimento totale del "prelievo" o meglio delle uccisioni.
Il nostro plauso quindi alla Provincia e ai Comuni che hanno fatto prevalere la ragionevolezza.
Ora si tratta di mettersi al tavolo, istituzioni, cittadini, associazioni animaliste ed ambientaliste e rivisitare vecchi progetti accantonati e mai approvati, discuterne di nuovi, confrontarsi imparando da quelle realtà esterne alla nostra che hanno brillantemente agitoriuscendo a coniugare esigenze umane, animali e di territorio. Spesso con risvolti di crescita culturale ed economica della realtà umana.
Risultati ottenuti con metodo e capacità, con moderna lungimiranza, con serietà e rispetto, non certamente avvallando tesi che conferiscono ad un atto primordiale e brutale proprietà risolutive ai mali di una società civile.
LAV coglie l'occasione per ringraziare pubblicamente tutti coloro, in particolare i cittadini ma anche attivisti e volontari che in queste due settimane hanno probabilmente scritto una nuova pagina della millenaria storia della Culmen o Montagna magica. Grazie a loro nulla sarà più come prima.
Rimane il rammarico per quella fetta di patrimonio collettivo sottratto alla Vita, alla cultura, alla ragione, e alla Culmen.
Stefania Sbarra
LAV Sondrio

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