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lunedì 4 novembre 2013

UN PRETE DELL'OTTOCENTO PROTAGONISTA ALL'APRICA

3 novembre 2013 - Gran successo per il musical dedicato all'Operaio di Dio, don Giovanni Bosco, inscenato dall'Oratorio Beata Suor Maria Troncatti di Corteno Golgi. (Di Antonio Stefanini)

Ha mantenuto le promesse il musical su Don Giovanni Bosco messo in scena sabato sera 2 novembre presso il Palazzetto dello Sport di Aprica come primo pregiato regalo agli ospiti del semestre invernale, ufficialmente inaugurato in occasione del ponte di Ognissanti. I protagonisti dello spettacolo - i giovani (e meno) dell'Oratorio Beata Suor Maria Troncatti della vicina Corteno Golgi - sono stati più volte applauditi a scena aperta dal folto pubblico che ha gremito le scalinate e la platea del tempio dello sport aprichese, non di rado convertito in luogo per spettacoli.
Voluto dal vicesindaco e assessore Bruno Corvi, che dopo averlo visto rappresentato a Corteno su invito del relativo sindaco mesi orsono ed essendone rimasto "non solo favorevolmente impressionato, ma letteralmente commosso", come ha ricordato lo stesso Corvi alla fine dello spettacolo, invitato con "uno sgarro istituzionale" sul palco dallo speaker Ilario Sabbadini al posto del sindaco Carla Cioccarelli, che ha lasciato volentieri al suo vice l'onore e l'onere del proscenio.
Venendo allo spettacolo, libero adattamento dell'opera di Renato Biagioli e Pietro Castellacci, si è trattato di un complesso di canzoni, parti recitate e balletti che almeno cinquanta tra protagonisti principali e meno, compresi molti bambini, hanno condotto con verve e bravura per circa tre ore. Piacevole scoperta la voce del protagonista principale, Matteo, egregiamente spalleggiato da alcune interpreti femminili, tra le quali Silvia (Suor Mazzarello) e Monica (Maria Ausiliatrice).
In prima fila ad applaudire lo spettacolo, insieme alle autorità civili, c'erano anche i parroci dei due Comuni Aprica e Corteno Golgi, rispettivamente Don Augusto Azzalini e Don Alessandro Nana. Da ricordare che il nuovo santuario di San Pietro, realizzato anni fa da Don Augusto, è dedicato a proprio a Maria Ausiliatrice e che al suo interno, oltre ad essere custodita una reliquia di Don Bosco, appariscente è la grande decorazione in metallo su una delle paeri laterali all'altare: un albero con al centro la Madonna e sui rami i frutti rappresentati proprio da Don Bosco, da Suor Maria Domenica Mazzarello e da Suor Maria Troncatti, missionaria neo-beata originaria di Corteno.
Don Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani, divenne famoso per la sua opera a favore della gioventù. «Anche se vissuto nell’Ottocento - spiegano dalla Compagnia - il santo dei giovani, risulta una figura estremamente attuale per il suo innovativo metodo di educazione. Un prete da strada, che sottraeva i ragazzi alla malavita, permettendo loro di studiare e imparare un mestiere alternando momenti di gioco a momenti di preghiera». Don Bosco, un operaio di Dio, inizia da un suo sogno di ragazzi che giocano in cortile, scena da cui prende vita il racconto in prima persona del parroco, che si troverà a dover affrontare le difficoltà della propria missione, come l’incontro con il diavolo, l’esorcismo di una ragazza, il colera e non per ultimo lo scontro su alcuni temi con i propri superiori.
Antonio Stefanini

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