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lunedì 4 novembre 2013

VALMALENCO, TURISMO E NOVELLI DIOGENE

3 novembre 2013 - Nel dibattito sulla programmazione turistica, meglio non gettare accuse verso chi lavora, piuttosto è il caso di rimpiangere ottime occasioni rimaste fossilizzate tra i proclami. (Di Roberto Pinna)
VALMALENCO, TURISMO E NOVELLI DIOGENE
Esistono individui che praticano la filosofia senza risiedere in luoghi stabili oppure senza raccogliere intorno a sé gruppi permanenti e discepoli. Un esempio lampante di questo tipo di filosofo è Diogene di Sinope: divenne l'esempio del sapiente cinico, che mira alla completa autosufficienza rispetto ai bisogni indotti dalla vita in società. Il "cinico filosofo", non è radicato in una città, anche se vive itinerando per le città, dove presenta se stesso come modello di vita.
Purtroppo, esempi di questo genere, appaiono anche nella Valtellina contemporanea.
Oggi, i media offrono a taluni soggetti, la stessa possibilità di peregrinazione e ostentazione del proprio pensiero su vari argomenti; del tutto legittima, correndo un regime di democrazia e libertà.
Piuttosto che "neo filosofi", questi personaggi emergono oggi, come noiosi pensatori monocordi e quantomeno autocelebrativi.
Tra gli ultimi assoli, sempre nel medesimo filone, per interprete unico su palcoscenico riservato, riguarda una “conoscenza” dei dati su arrivi e presenze turistiche, fattore fondamentale per la gestione e programmazione di una destinazione. Per questi motivi si vide di buon grado l'idea di istituire un osservatorio provinciale. Tuttavia, un'idea buona se rimane solo idea allo stato embrionale, perde anche la propria 'bontà' e diventa destinata ad essere solo un'occasione sprecata.
Così è stato anche negli scorsi anni. Proclami di allora, ripresi oggi a mo' di fotocopia settimanalmente, che servono solo ad incensare un "pensatore" che pur avendo avuto decine di occasioni per cambiare le cose con ruoli di responsabilità, ritroviamo solo a scrivere con tono cupo, disfattista e a tratti denigratorio del lavoro (questo sì, svolto e non solo annunciato) degli altri.
Buona parte di queste "filosofie" al vetriolo ci dispiace constatare però che si addicano maggiormente alla chiacchiera per sentito dire. Ad esempio, il Consorzio Turistico di Sondrio e Valmalenco, ereditati personale e mansioni delle soppresse APT, ha proseguito il quotidiano lavoro di raccolta dati ISTAT su fluissi alberghieri in località, disponendo così di dati aggiornati in tempo reale e su cui basare e comunicare veritiere analisi statistiche. Inoltre, la vituperata presenza in fiere e supporti commerciali, permette allo stesso Consorzio, ma anche ad altri, di essere a contatto con le domande nascenti, in termini di mercati di provenienza e servizi, con cui ottimizzare la presentazione del proprio prodotto turistico. Contatti, questi, a loro volta monitorati nei ritorni, sia sulla base degli arrivi, sia sulla richiesta informazioni o di richieste, il tutto naturalmente amministrativamente regolamentato.
Saper abbandonare la propria torre d'avorio e la propria vena istrionica per cercare di comprendere modelli organizzativi forse non di successo ma sicuramente funzionanti, anche se non allineati con il proprio modo di pensare, gioverebbe a taluni "filosofi", e permetterebbe loro di capire come chi annuncia un traguardo per più piccolo possa essere, resta significativo e non sia per forza di cose un mistificatore. Anzi, lo sforzo di comprendere il lavoro altrui, potrebbe portarne in primis ad un maggior rispetto, ed infine ci permetterebbe di leggere analisi lucide e con un certo grado di radicamento alla realtà (e non solo all'imposizione del proprio verbo quale unica via di redenzione e salvezza), non più oscillanti tra il pessimismo ed il catastrofismo.
Ps. Se il mercato Italiano guarda a gite mordi e fuggi nei territori di "prossimità" e ai last minute all'estero, la Valmalenco, si propone ai mercati che sappiano apprezzare il nostro territorio/offerta per soggiorni prolungati (vedi invito alle ultime attività svolte in Belgio dalla nostra delegazione e le prossime sul mercato Inglese).
Inoltre, per inciso, la missione fortemente voluta dalle autorità locali Belghe è stato dettata anche da una volontà di presidio commerciale di un mercato che non possiamo dare per scontato perchè ormai conteso da grossi "competitors".
Ps1. Sapremo mai cosa abbia fatto il "Belgio" di tanto grave per essere sempre citato..



Roberto Pinna
Direttore
Consorzio Turistico
Sondrio e Valmalenco

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