Erano circa in 300 le persone, provenienti principalmente nei paesi compresi tra Bianzone e Lovero, che oggi pomeriggio alle 15.00 si sono date appuntamento presso la Basilica di Madonna di Tirano per protestare contro i numerosi furti che si stanno consumando in provincia di Sondrio e principalmente nel mandamento tiranese; le forze dell'ordine presenti, infatti, hanno dichiarato che, anche in questi giorni, i saccheggi o tentativi di saccheggio stanno proseguendo.
Il corteo, che è partito pacificamente da Piazza della Basilica per poi arrivare in Piazza Marinoni, era composto da uomini, donne e bambini senza nessun particolare colore politico. Tra le istituzioni erano presenti: il Sindaco di Villa di Tirano Giacomo Tognini, il senatore della Lega Nord Jonny Crosio, e il segretario provinciale della Lega Nord Christian Borromini. Per capire meglio lo spirito che anima questo movimento di persone si è deciso di intervistare il principale organizzatore, Carmelo Lopes.
Cosa vi ha spinto ad organizzare questa manifestazione?
Le ondate di furti che si stanno susseguendo e conseguentemente il fatto di non riuscire a sentirsi sicuri. Molti cittadini sono soli o indifesi: pensiamo agli ammalati o agli anziani... Questa manifestazione chiede che questa situazione di disagio venga risolta.
Le ondate di furti che si stanno susseguendo e conseguentemente il fatto di non riuscire a sentirsi sicuri. Molti cittadini sono soli o indifesi: pensiamo agli ammalati o agli anziani... Questa manifestazione chiede che questa situazione di disagio venga risolta.
Cosa sperate di ottenere?
Quando abbiamo iniziato a fare le ronde ci è stato detto che, per legge, non potevamo farle. Per rimanere nella legalità abbiamo smesso, ma che cosa è successo a quel punto? I furti sono ricominciati, mentre quando c'erano le ronde avevano subito una battuta d'arresto: questo è un dato di fatto. Con questa manifestazione vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica. In questo senso abbiamo fatto due incontri molto costruttivi e intelligenti con il Questore; ma i sindaci cosa fanno? Cosa stanno facendo?
Quando abbiamo iniziato a fare le ronde ci è stato detto che, per legge, non potevamo farle. Per rimanere nella legalità abbiamo smesso, ma che cosa è successo a quel punto? I furti sono ricominciati, mentre quando c'erano le ronde avevano subito una battuta d'arresto: questo è un dato di fatto. Con questa manifestazione vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica. In questo senso abbiamo fatto due incontri molto costruttivi e intelligenti con il Questore; ma i sindaci cosa fanno? Cosa stanno facendo?
Cosa dovrebbero fare?
Possono fare quello che faccio io: scendere in piazza e chiedere più sicurezza.
Possono fare quello che faccio io: scendere in piazza e chiedere più sicurezza.
Se con questo evento non dovesse cambiare nulla rispetto a prima, quale sarà il vostro prossimo passo?
La manifestazione ha già dato i suoi frutti: è una settimana che se ne parla, ci sono le forze dell'ordine, ci sono i giornali... è già arrivata dove voleva arrivare.
La manifestazione ha già dato i suoi frutti: è una settimana che se ne parla, ci sono le forze dell'ordine, ci sono i giornali... è già arrivata dove voleva arrivare.
La sensazione comune è che i furti siano calati, è vero?
E' vero, ma posso dire con certezza, che si sono movimenti sospetti; e lo dico non per sentito dire, ma perché ho parlato con persone competenti. In questo senso, la manifestazione vuole essere un momento costruttivo: il Questore suggeriva di cambiare abitudini quotidiane: per esempio non lasciando soldi a casa e chiudendo una porta che magari prima si lasciava aperta. Il Questore Fabiano Girolamo ci ha fatto comprendere che, oltre all'inutilità di creare allarmismi, probabilmente anche a causa della crisi, la Valtellina non può più essere considerata una terra lontana dalla criminalità diffusa: questo il motivo principale per cui si invitano le persone ad assumere nuovi comportamenti più responsabili.
E' vero, ma posso dire con certezza, che si sono movimenti sospetti; e lo dico non per sentito dire, ma perché ho parlato con persone competenti. In questo senso, la manifestazione vuole essere un momento costruttivo: il Questore suggeriva di cambiare abitudini quotidiane: per esempio non lasciando soldi a casa e chiudendo una porta che magari prima si lasciava aperta. Il Questore Fabiano Girolamo ci ha fatto comprendere che, oltre all'inutilità di creare allarmismi, probabilmente anche a causa della crisi, la Valtellina non può più essere considerata una terra lontana dalla criminalità diffusa: questo il motivo principale per cui si invitano le persone ad assumere nuovi comportamenti più responsabili.
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