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mercoledì 19 febbraio 2014

BASKET: VITTORIA SOFFERTA PER IL GRUPPO MAGANETTI - Le pagelle

18 febbraio 2014 - Il Gruppo Maganetti Tirano, con un'altra vittoria contro il Ferral Cavenago, continua la sua marcia decisa e il consolidamento del primo posto in classifica.

Nella seconda partita del girone di ritorno del Campionato di Promozione, Girone Lecco, il Gruppo Maganetti Tirano ha affrontato in casa il Ferral Cavenago battendola con il risultato di 76 a 65. Si è trattata della sedicesima vittoria che ha permesso alla squadra abduana di raggiungere quota 32 punti, a + 4 punti dalle dirette inseguitrici, l'Asd Imbersago e l'Ars Rovagnate, e a + 6 dal Vercurago, anche loro tutte vincitrici.
Nella prossima giornata, la terza del girone di ritorno, i nostri cestisti affronteranno, in casa, domenica 23 febbraio alle ore 17.00, l'LGS Abbigliamento Bellano.
IL PAGELLONE di Ugo Attisani
Anche oggi referto rosa, una vittoria però più difficile di quanto reciti il punteggio finale, in quanto figlia di una match davvero duro, forse il più duro degli ultimi 10 turni di campionato, ma nonostante questo meritato ampiamento dalla squadra che alla fine ci teneva di più, noi. Ma bando alle ciance sotto col pagellone.
Maraci: Parte un po’ in sordina e sembra abbozzare di fronte al tonnellaggio dei lunghi avversari, lui che in fatto di tonnellaggio non è secondo a nessuno. Sbaglia anche appoggi all’apparenza semplici, decisamente alla sua portata ma che girano sul ferro per uscire. Nel terzo quarto, tuttavia, nel momento forse, ma cosa dico forse, sicuramente nel momento più duro del match, tira fuori dal cilindro il cosiddetto bianconiglio che tradotto in termini cestistici sono 2 penetrazioni fondamentali con annessi canestri che costituiscono ossigeno puro per una squadra che in quel momento sembrava come un alpinista dell’800 sull’Himalaya. Da sottolineare la sboroneggiante affermazione con cui, durante un time out, si rivolge ai compagni in panca affermando: “Cavolo che partita di merda non ho fatto nemmeno una stoppata”… incommentabile. Voto: 7 SALVIFICO
Teo Negri: Purtroppo per lui un’altra partita sottotono anche se, come di consueto, imbrocca la prima conclusione. L’ennesima zonaccia di quasi 40 minuti ospite frustra in generale tutto il reparto piccoli non risparmiando ahimè nemmeno il buon teo. In difesa comunque si fa il mazzo quadro e si dimostra volitivo nel contenere i play avversari. Peccato per l’imprecisione dal campo ma, ripeto, con la zona tutto il comparto ha faticato. Voto: 5.5 SDENG
Ugo: Anche per lui partita bruttina. Tenta una sola conclusione dal campo, da dimenticare tra l’altro, e si limita al giramento palla in fase di impostazione senza mai risultare particolarmente incisivo; come tutti i play subisce il non gioco causato dalla zona e il poco movimento perimetrale della back court casalinga. Si riscatta parzialmente, almeno dal punto di vista realizzativo, solo nel finale segnando 4 liberi che gli allontanano lo spettro della terza virgola consecutiva, ed in difesa rendendosi autore di buone pressioni. Tutto sommato insufficiente.Voto: 5.5 ABULICO
Penna: Completiamo la disamina dei playmaker col Penna nazionale. Anche per lui è necessario sottolineare un passo indietro rispetto all’ultima prestazione casalinga; segna solo una tripla nella fase iniziale del match e poi poco altro. Fatica nel tenere l’uno contro uno e inspiegabilmente non tenta più conclusioni da fuori. Voto: 5.5 PUNTO INTERROGATIVO
Bongio: Al rientro dopo una gara di assenza per impegni lavorativi si presenta con i postumi classici da All Star Game fino alle 6 di mattina, cioè mal di testa, spossatezza, e voglia di dormire che manco Snorlax. Stanco a tal punto da affermare nel dopo gare: “Basta All Star Game sono troppo vecchio”… no bongio no bongio non mi mollare ora!!! Per quanto riguarda la partita, da segnalare soprattutto l’emergere di un nuovo tipo di Bongini, no no non fraintendete la pelata rimane sempre quella, onnipresente, parlavo piuttosto dello stile di gioco. Infatti, si sta facendo strada un Bongini cecchino dai 6 e 75, fatto mai visto in quel di Sondrio, ma si sa l’aria fresca di Tirano fa miracoli. Nuovo a tal punto da imporre agli altri di chiamarlo Marco, si, Marco, come Belinelli, fresco campione del three point contest all’ASG. Miracoli dell’Alta Valle. Voto: 6 NBA ADDICTED
Missa: Il capitano parte subito col botto infilando subito i primi due tiri della gara, tra cui occorre annoverare una bomba dall’angolo. Purtroppo la sua gara è macchiata poco dopo da un paio di fischi arbitrali perlomeno discutibili che ne causano la di lui dipartita prematura dal rettangolo di gioco, facendogli perdere leggermente il ritmo di gara ed il fomento dei momenti iniziali. Purtroppo da lì in poi fatica a ritrovare il bandolo delle matassa e la sua gara scivola via senza acuti fino alla sirena finale, peccato. Voto: 6.5 COMPROMESSO
Teo Baggi: Sicuramente uno dei migliori in campo oggi, soprattutto nella prima metà di gara è lui a tenere alto il ritmo in attacco con penetrazioni fulminanti e ottimi piazzati a cui gli avversari non riescono ad opporre valide contromisure. Nella seconda metà di gara però fatica più del solito a trovare la via del canestro e l’intera squadra sembra risentirne; emblematico infatti il terzo periodo in cui riusciamo a farci recuperare 10 punti di vantaggio. La caviglia infortunata sembra un lontano ricordo. Molto importanti soprattutto i 6 liberi realizzati in occasione del doppio tecnico con annessa espulsione che ci permettono di mettere quella distanza di 10 punti tra noi e loro che si rivelerà essere decisiva fino alla sirena: davvero un cubetto di ghiaccio. Voto: 7 AZOTO LIQUIDO
Dome: Partita impalpabile e sottotono per lui, non riesce quasi mai ad essere incisivo, sbagliando anche appoggi facili che ci aveva abituati a segnare anche ad occhi chiusi; inoltre paga la serata storta dalla lunga distanza. In una serata così così, però, trova una tripla fondamentale nel momento dell’allungo finale che ci permette di mantenere a distanza di jab gli arrembanti avversari, galvanizzati dalla rimonta. Voto: 6 IMPRECISO
Panizza: A differenza del suo compagno di reparto, Pedro, non sembra imbroccare una giornata particolarmente prolifica. Patisce molto la zona avversaria, non riuscendo a trovare la corretta collocazione in fase offensiva e venendo per questo malamente richiamato dal Deme con urlacci paurosi. Invettive che comunque non lo risvegliano dal torpore offensivo in cui sembra essere piombato e che caratterizzerà tutta la sua gara. Fatica infatti a giocare da pendolo tra le due linee difensive della zona avversaria tendendo a schiacciarsi verso la linea di fondo ignorando quasi totalmente la zona del post medio, vera chiave di volta per l’attacco contro la zona; questo limita i suoi possessi offensivi e di conseguenza la sua pericolosità offensiva. In difesa comunque fa il suo strappando rimbalzi importanti. Da segnalare in particolare un suo canestro nel finale di gara dopo una scarico ricevuto in post medio (cvd), in pratica un raggio laser ad alto potenziale scaraventato contro il tabellone ad una velocità folle ma che altrettanto follemente entra nel canestro… quanto adoro la fisica particellare. Voto: 6 EINSTEIN
Davide Giudes: Grande protagonista odierno insieme al compagno di merende Pedro. Gioca una partita accorta collocandosi spesso, nel rettangolo di gioco, nella posizione da cui era più in grado di nuocere alla difesa avversaria. Le sue mani educate, poi, hanno fatto il resto. Da segnalare un paio di episodi succulenti per ogni giornalista o pseudo tale. Primo punto: si fa notare in atteggiamenti ammiccanti col 10 avversario nel pre partita, chiaro segno dell’influenza nociva di Pedrotti, rinomato “limonatore” nei pre- gara. Secondo punto: è sempre un piacere vederlo esaltarsi ed esultare il pubblico del Palasosio dopo una giocata importante, in particolare da rimarcare gli urlacci rivolti al Ferro nazionale in tribuna e la furia esaltata della coppia Pedro-Giudes dopo una stoppata nel finale di gara, classic basket. Terzo punto: come riesce lui a scatenare putiferi non ci riesce nessuno. Infatti, dopo un tentativo, piuttosto maldestro a dirla tutta, di procurarsi un fallo sotto canestro simulando una caduta ne esce un battibecco/alterco con il 6 avversario e, tanto per cambiare anche col Pedro, che porterà all’espulsione del tecnico avversario e ai 6 liberi più possesso di cui sopra. Il quarto punto però è il canestro da cineteca con cui fa scattare in piedi panchina, pubblico, avversari, defunti e persino Stephen Hawking. Un terzo tempo rovesciato all’indietro con 360 gradi annesso, mossa di stordente bellezza, Giudes style, amen. Voto: 7 JESUS SHUTTLESWORTH
Pedro: Un demone celtico del basket sembra aver posseduto oggi il Pedro nazionale. Gasato dai "mi piace" incassati per il video della birra su Facebook si lancia verso una gara di spessore. Ci mette la solita grinta da vendere ma quello che semina in termini di sudore speso lo raccoglie in canestri ed applausi strappati ad un pubblico in festa. Oggi gli riesce davvero tutto, oltre ai, mai così scontati, canestri di rapina, con cui ha ormai un feeling decennale; infila anche triple e canestri in fade away fuori equilibrio, senza senso. Naturalmente accompagnati dall’immancabile motoretta nel ritorno trionfale verso la metà campo difensiva dopo un canestro. Le recenti performance baccanali milanesi ci regalano un pedro caricato con la dinamite, pronto ad esplodere e rognoso come pochi. Idolo delle folle sia virtuali che reali. In questi momenti occorre solo cantar con lui: PUREEEEEE LA TORREEEEEE DI PIIIIISAAAAA. Voto: 8 MIRACOLATO
Debu: Partita in sordina per lui, non riesce a trovare con continuità le azioni tutte spallate che lo caratterizzano, le poche volte che riceve palla spesso scarica non tentando quasi mai l’affondo verso il canestro. Sporca il tabellone con due liberi, tra l’altro nemmeno procurati da lui cosa che lo lascia amareggiato nel post partita al punto da meditare un abbandono del basket per dedicarsi alla palestra e diventare ancora più grosso. 8 o 10 kg in più di massa muscolare potrebbero bastare, giusto in tempo per l’uscita del nuovo gioco di UFC. Voto: 5.5 DEPRESSO
CHI SALE: Pedro, Teo Baggi
CHI SCENDE: Ugo, Penna, Teo negri, Debu
MVP: Teo Baggi prima metà di gara, Pedro seconda

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