Mercoledì 26 marzo alle ore 18.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Tirano avrà luogo l'assemblea pubblica dei delegati della Fondazione Camagni. In particolare, ci sarà la lettura del parere legale e l'adozione dei pareri conseguenti in merito all'intricata vicenda dell'ex cinema Italia. L'ultima assemblea, datata 9 settembre 2013, aveva infatti stabilito di rimettersi ad un parere legale per decidere come proseguire nei confronti dell'imprenditore tiranese Giandomenico Ciapparelli.
Come avevamo anticipato allora, due sono le questioni di stallo per la stipula del contratto definitivo:
- l'imprenditore chiede la liberazione dello stabile, (liberazione che però non viene menzionata né nel pre-contratto né nel bando) da parte dell'unico negozio rimasto; tale occupazione, però, sarà effettiva fino al 2018 in quanto il contratto, per colpa di una grave omissione del precedente comitato, è stato tacitamente rinnovato.
- l'attribuzione del mandato del Piano Integrato della sala (che, per quanto stabilito nel precontratto, deve essere acquistata dalla Fondazione) all'imprenditore Ciapparelli, attribuzione avvenuta da parte dell'ex presidente della Fondazione Clotildo Parigi a insaputa del Comitato. Con la caduta del vecchio Comitato è stato revocato il mandato: Ciapparelli e il suo avvocato hanno risposto con una richiesta di danni di 46.000 euro.
Apparentemente saltata la mediazione tra Ciapparelli e la Fondazione, due sembrano ora le strade percorribili:
- l'annullamento del bando, con il rischio di aprire un contenzioso legale con Ciapparelli.
- La conclusione del contratto così come richiesto dall'imprenditore; una soluzione però rifiutata dalla linea comune della Fondazione e che comunque richiederebbe di aspettare fino ad almeno il 2018.
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