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giovedì 27 marzo 2014

EX CINEMA ITALIA: "CONTRATTO NULLO E NUOVO BANDO"

E' stata unanime e determinata la voce dei delegati della Fondazione Camagni (composta in totale dai 18 Comuni di media e alta Valtellina) che si sono riuniti in assemblea ieri sera alle ore 18.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Tirano. Il contratto stipulato con l'imprenditore Giandomenico Ciapparelli, hanno deciso, è da ritenersi nullo: per questo è stata spianata la strada per la realizzazione di un nuovo bando per la vendita dell'immobile dell'ex Cinema Italia.
L'assemblea, riunitasi l'ultima volta nel settembre scorso, si era lasciata con l'intento di ritrovarsi e prendere una decisione definitiva sulla vicenda alla luce della perizia legale dell'illustre avvocato Francesco Venosta. Il parere del consulente è stato chiaro:  l'oggetto del contratto è indeterminato e indeterminabile; il contratto, per questo motivo, può essere dichiarato nullo.
A niente sono serviti i tentativi di mediazione che il Comitato della Fondazione ha portato avanti in questi mesi per arrivare alla cessione dell'immobile: "L'imprenditore Giandomenico Ciapparelli - ha dichiarato Egidio Trisolini, membro del Comitato - dopo aver accampato scuse e procrastinato la chiusura del contratto, ha visto come unica strada percorribile al risolvimento della controversia (che di fatto presupponeva uno stallo della compravendita almeno fino al 2018, anno di scadenza del contratto con il negozio Rinaldi Calzature, Ndr) la sua uscita di scena con un risarcimento economico attraverso una cifra, fuori da ogni logica, pari a 100.000 euro".
L'avvocato Guido Della Frattina, rappresentante del Comune di Tirano, a seguito della lettura del parere del Venosta e fatte proprie le riflessioni del presidente Narciso Zini riguardo le nobili finalità della Fondazione (che vorrebbe attualmente, incassati i soldi per la vendita dell'ex cinema, realizzare un convitto per studenti nel palazzo Venosta di Tirano) , aveva tracciato due ipotesi, privilegiando la seconda:
  1. "o si rimane nella palude almeno fino al 2018"
  2. "oppure si incarica il Comitato di seguire il parere legale e di porre nel nulla l'operazione evitando di perdere altro tempo".
Dopo un dibattito dai toni anche piuttosto accesi, nel quale i Sindaci di Lovero Annamaria Saligari e di Aprica Carla Cioccarelli hanno provato a cercare una terza via, la decisione è stata unanime: il contratto con Ciapparelli è stato dichiarato nullo e la compravendita, ad evidenza pubblica, da rifare. I Comuni interessati, nonostante esista la concreta possibilità che l'imprenditore tiranese ricorra in giudizio, hanno fatto, comunque la si pensi, una scelta coraggiosa e incontrovertibile. La vicenda, che potrebbe vedere anche la Fondazione procedere, a sua volta, con una richiesta danni, visto che il contratto stipulato prevedeva la firma dell'atto notarile di compravendita entro il maggio del 2009, è tutt'altro che chiusa.
Marco Travaglia

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