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sabato 29 marzo 2014

FUORISTRADA: "ELIMINARE DIVIETO DI FARE GARE NEI BOSCHI"

Con la premessa che “la Federazione Motociclistica Italiana - FMI, in rappresentanza di un folto numero di motociclisti che si dedicano al fuoristrada, da tempo segnala la necessità di introdurre nell’ordinamento regionale apposite disposizioni atte a consentire l’organizzazione di manifestazioni su aree boscate con mezzi motorizzati (moto da enduro, trial, quad, ecc..), nonché a individuare percorsi o aree su cui poter transitare con mezzi a motore”, 8 Consiglieri regionali hanno elaborato il progetto di legge, il n. 0124 denominato “Modifiche ed integrazioni alla Legge Regionale 5 dicembre 2008, N. n. 31 “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale” concernenti la viabilità agro-silvo-pastorale”.
In sintesi, considerato che il “fuoristrada” è “una legittima attività ricreativa e sportiva … per chi vive nell’ambiente dell’utenza motociclistica” e che solo “una minoritaria corrente di pensiero … considera la circolazione motorizzata su percorsi a fondo naturale una pratica “intrinsecamente negativa”, in quanto, a fronte di un significativo impatto ambientale, non vi sarebbe alcun interesse “meritevole di tutela”, i promotori ritenendo si debba usciere dalla discriminazione dell’attività specifica, ne propongono la regolamentazione, utile e necessaria a distribuire “l’uso del territorio tra le varie esigenze in modo da rispettarne i diversi gradi di importanza e rilevanza sociale e di garantire a tutte un minimo ambito di praticabilità”.
Uscire dalla discriminazione significa quindi, per gli 8 Consiglieri, eliminare l’attuale divieto - posto dall’articolo 59, commi 3 e 4, della legge reginale 31/2008 - alle “competizioni nei boschi, nei pascoli, sui sentieri, sulle mulattiere”, eliminazione anche utile e vantaggiosa per altro, perché porterebbe “reddito in aree depresse, quali quelle di montagna”, e renderà “possibile tutelare l’ambiente forestale in cui le stesse (le competizioni ndr) si svolgono” (sic).
Si lascai al gentile lettore ogni considerazione.
Ebbene, la “minoritaria corrente di pensiero” rappresentata dagli oltre 90.000 Soci del Club Alpino Lombardo attraverso la sua Presidente Renata Viviani ha deciso di far sentire, alta, la sua voce rivolgendo l’appello che segue a tutti i Consiglieri regionali.

Lucia Foppoli per il Coordinamento delle Sezioni e Sottosezioni della Provincia di Sondrio
Presidente Luciano Bertolina

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