Un progetto pilota sull’educazione di genere, ideato e sostenuto dal Soroptimist Club, ha coinvolto i 29 allievi della classe terza acconciatori del centro di Sondrio del Pfp Valtellina, guidati dallo psicologo Andrea Fontana, in un lavoro sul bullismo al femminile lungo due giornate che li ha stimolati a riflettere e ad analizzare i propri comportamenti e quelli degli altri. Un viaggio sperimentale dentro se stessi per capirsi e per capire gli altri, partendo da episodi che la cronaca ha proiettato sulla ribalta nazionale che ha visto le ragazze protagoniste di vessazioni e violenze per colpire amiche e rivali.
Fortemente voluto dal direttore Lorena Bonetti, e introdotto dagli interventi del comandante della Compagnia carabinieri di Sondrio Claudio De Leporini e del maresciallo capo Alberto Schiavone, il progetto si è articolato in due giornate e ha visto quali osservatrici alcune socie del Soroptmist, interessato a indagare come il fenomeno del bullismo al femminile viene vissuto dalle nuove generazioni.
Liberi di esprimersi e sollecitati dallo psicologo, gli alunni hanno riassunto in un videoclip, non a caso aperto dal brano di Ligabue “Niente paura”, le loro aspettative: il progetto favorirà un clima migliore all’interno della scuola e la condivisione nella classe. Al termine della due giorni hanno stilato il loro personalissimo decalogo, le regole imprescindibili dell’antibullismo: il diritto di chiedere spiegazioni, di essere diversi, di avere un aiuto, di potersi sentire debole, di fare valere le proprie ragioni, di rispettare, di fare ciò che si vuole fino a non danneggiare l’altro, di accettarsi, di vivere e di sognare. Tutti importanti allo stesso modo, risultato di una riflessione prima personale quindi di gruppo.
Nel momento conclusivo della presentazione del lavoro, alla presenza del colonnello Paolo Ferrarese, comandante provinciale dei Carabinieri, del comandante della Compagnia di Sondrio De Leporini, e di Sandra Pelizzatti del Soroptimist, con soddisfazione il direttore Bonetti ha commentato il lavoro svolto e il contenuto del decalogo: “Vi ringrazio per esservi prestati a partecipare a questo progetto con entusiasmo e impegno – ha detto agli alunni –. Il risultato è la conferma di quanto voi siete importanti per il nostro lavoro, da voi ci vengono la fiducia nel futuro e uno stimolo quotidiano”.
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