L'archivio del portale di informazione e commercio INTORNO TIRANO (www.intornotirano.it)

Etichette

mercoledì 26 marzo 2014

"NESSUNO CE L’HA CON I PROFUGHI, MA NON POSSIAMO PERMETTERCI DI AIUTARLI"

“È assodato che comprendiamo il dramma umano di questi giovani costretti a lasciare il loro Paese e le loro famiglie per costruirsi un futuro, che condanniamo coloro i quali approfittano della loro disperazione per farli viaggiare in condizioni disumane, la questione è che l’Italia, oggi, non può permettersi di mantenerli, perché per prima cosa lo Stato deve aiutare i suoi cittadini in difficoltà, e sono sempre di più. La polemica del segretario della Cgil Giocondo Cerri è strumentale, perché lui conosce fin troppo bene la situazione dei tanti disoccupati, anche in provincia di Sondrio, che non arrivano alla fine del mese. Da senatore della Repubblica sono in grande difficoltà nel dover spiegare ai padri di famiglia che non riescono a mantenere i loro figli che lo Stato paga vitto e alloggio a tanti immigrati. Non c’è una logica in questo comportamento.
Ammetto di avere una colpa, grave, mi preoccupo degli italiani, dei nostri convalligiani in particolare, e contesto il fatto che le poche risorse che lo Stato ha a disposizione vengano spese per mantenere questi immigrati per chissà quanto tempo. E l’Europa ci lascia drammaticamente soli: invece di organizzare un’accoglienza a livello europeo, poiché sappiamo bene che l’Italia non è la destinazione finale ma soltanto il punto d’approdo, si disinteressa del problema, caricando sulle nostre spalle il peso del fenomeno migratorio.
La stagione degli sbarchi è appena iniziata: in valle ne abbiamo accolti quaranta, ma che cosa succederà nelle prossime settimane? Dovremo ospitarne altri quaranta e altri quaranta ancora, fino a che numero? Questa è la preoccupazione della Lega Nord, la stessa di moltissimi cittadini, noi ci siamo fatti portavoce del loro malcontento. So che Cerri ogni giorno si sentirà dire dai disoccupati e dai giovani che non riescono a entrare nel mondo del lavoro che si rivolgono al sindacato che non hanno più speranze, che si sentono abbandonati dallo Stato. Ma c’è chi viene ospitato in alberghi e centri di accoglienza pur essendo solo di passaggio in Italia, parcheggiato per non si sa quanto in vista di chissà quale destinazione. Perché? È questo che i cittadini si chiedono, che non riescono a capire. E io con loro”.

Nessun commento:

Posta un commento