"Caro Leo, siamo stati comparse nel tuo “primo atto” ora ti sentiremo applaudire con calore dal palco d’onore. I tuoi amici della Barfi’ & Friends"
E’ il ricordo affettuoso di Leo che persone sensibili hanno voluto far conoscere alla cittadinanza tramite il manifesto apparso sugli spazi comunali destinati a coloro che ci hanno lasciato. Leo era amico di tutti, era il nostro Tognazzi. Mi sono ricordato che nel 1996, sulla rubrica settimanale “L’Ingenuo Polentone Controcorrente” di Centro Valle avevo scritto su Leo. Ho ritrovato quel pezzo e lo riporto integralmente su questo giornale on line oggi perché, con tutti gli altri scritti, rimanga a futura memoria.
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ATTORI NOSTRI (4.8.1996)
Questa rubrica che Centro Valle ha avuto ed ha la bontà di ospitare da più di dieci anni vuole essere il contributo di un Polentone “matusa”. Contributo che tende a segnalare, settimanalmente, fatti e misfatti della nostra Provincia. Cerchiamo di spaziare al di là della cittadina che ci ha dato i natali perché questo foglio è letto in Valtellina e Valchiavenna e quindi lo scrivere deve essere a servizio di tutti i lettori. A volte però l’amore per Tirano ci fa peccare di campanilismo che anche oggi ci ha preso la mano. Se esiste una persona che ha sbagliato carriera, a Tirano, è Leo Tancini. Non sappiamo se l’errore debba essere attribuito ai suoi genitori o qual “pazzo” di Leo. Leo (abbreviativo di Leone), geometra, non è nato per il tavolo di disegno, ma per il palcoscenico. Il palcoscenico è la sua seconda casa e il far divertire il prossimo è il suo Vangelo. Più non si contano le riviste che ha messo in scena. Negli anni ’50 “Papaveri e papere” con il papavero Pirlin, “Il diavolo è femmina” con Marisa Merizzi, “Quagliarulo sposaCarmela” con la Merizzi, Renato Celai, Silvano Tognolini e quel pezzo di figliola a nome Liliana Bombardieri. Altre attrici deli anni ’50 le sorelle Drocchi e la “Pucci La Là”. Non ne ricordiamo altri e chiediamo perdono. Per aiutare i terremotati del Friuli, su richiesta di Ulrico Turri e di Alfio Previsdomini, Leo ha lasciato il meridione, dove lavorava, per mettere in scena “Pillole di simpatia”. Ricordiamo “La Gagarella del Biffi Scala, macchietta da Tancini magistralmente interpretata in più riviste. “La valis del barba Giacum” della brava Lele Lucini con un cast d’eccezione. Tra gli interpreti un amico e coscritto che da pochi giorni ci ha lasciato: Gino Moranduzzo. Quel lavoro molto è piaciuto, in particolare a Cici Bonazzi che, dall’Australia, non finisce di ricordarcelo. Il Gruppo Folcloristico “Città di Tirano” è stato scelto per rappresentare l’Italia dall’Organizzazione Mondiale del Folclore che si terrà a Gorizia il 1° settembre. Cinquanta elementi nostri sfileranno con i complessi di tutto il mondo. Chi è il fondatore del Gruppo? Sempre quel simpatico Leo Tancini che, con Ebe Pedretti per il coro, Gianna Manoni per il balletto e la Filodrammatica “Mai tardi”, da lustro alla cittadina abduana. Plaudiamo alla scelta del Comitato e formuliamo i migliori auguri per la prossima trasferta. Invitiamo Leo, in un prossimo futuro, a calcare ancora la scena nel rinnovato Cinema Mignon. Desideriamo rivederlo per dedicare lo spettacolo ad un amico, un caro amico figlio della “errante” Veronica, a quel Gino Moranduzzo che Tirano non dimenticherà.
Giancarlo Bettini
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