Dal vigneto alla bottiglia è necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti che richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola per soddisfare le 4000 pagine di normativa che regolamentano il settore. E’ questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti al Vinitaly dove è stata presentata dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo la proposta di semplificazione per tagliare la burocrazia nel settore vitivinicolo e per dimezzare tempi e costi per le imprese nell’ambito dell’incontro “Il Marketing del vino, dalla etichetta al web” organizzato dalla Coldiretti e dell’Associazione nazionale Città del Vino con il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina, il Presidente dell’associazione Nazionale Città del vino Pietro Iadanza ma anche importanti esperti di marketing e analisti del web come Diego Ciulli di Google.
Secondo la Coldiretti e’ importante procedere verso un registro unico dei controlli come annunciato dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina al Vinitaly, ma è necessario modificare radicalmente l'approccio al sistema dei controlli nel settore vitivinicolo mettendo al centro e valorizzando l'autocontrollo aziendale che già oggi viene normalmente e scrupolosamente effettuato dalle aziende mentre è necessario effettuare i controlli partendo sempre da una analisi dei rischi.
La proposta della Coldiretti è stata raccolta dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. “E` di buon auspicio per il futuro del Paese e della nostra agricoltura - ha detto il presidente Coldiretti Moncalvo - la sintonia tra gli obiettivi della Presidenza del Consiglio e la domanda che emerge dalle imprese agricole per dar vita ad una burocrazia “finalmente utile” che garantisce la qualità e la salubrità dei prodotti senza uccidere i produttori. Ora la parola passa al Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e agli uffici competenti”.
Fonte: www.ilpuntocoldiretti.it
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