L'artista tiranese Anna Galanga sempre più protagonista. Sabato 5 aprile, infatti, sarà presente a Roma, nella Galleria del Vaticano con due dipinti fortemente simbolici: "Mistero della fede", una Madonna, probabilmente la prima nei 2.000 anni di Storia dell'iconografia cristiana rappresentata con in mano l'ostia con il trigramma, oggi chiamato Nomina sacra, e sulle spalle un'enorme croce che si sdoppia sormontata da altre croci, e "La processione dell'Assunta". "Si tratta - ha commentato l'artista riferendosi alla prima opera- di un vero condensato/trattato di teologia: ho impiegato due anni per pensarlo ed eseguirlo, dopo aver letto testi biblici ed evangelici".
L' evento ha ottenuto, oltre che l’apprezzamento dalla Segreteria Generale della Presidenza della Repubblica Italiana, sentite espressioni augurali dal Pontificio Consiglio di Cultura della Città del Vaticano, a firma del suo Presidente, Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente anche della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Vista l'importanza dell'evento, circa un centinaio le opere severamente selezionate per l'esposizione, sarà quasi sicuramente presente una rappresentanza del Vaticano; inoltre, sono stati invitati ufficialmente Papa Francesco e il Cardinale Gianfranco Ravasi.
"Mi è stata data la possibilità - ha aggiunto l'artista - di sottoporre la mia espressione pittorica e la mia interpretazione teologica al Sommo Pontefice. Forse rimarrà solo un desiderio o una speranza... ma lo saprò a conclusione della mostra". Diverse sono comunque le possibilità che il Santo Padre faccia visita a questa esposizione, a tema, molto particolare per i contenuti pittorici richiesti: " L'impegno della attività dell'artista, sul piano del rapporto con il soprannaturale".
In occasione della Mostra è stato anche realizzato un catalogo a colori di circa 100 pagine, presentato dal curatore della mostra Prof..Universitario e critico d’Arte Rosario Pinto. Il catalogo non è in vendita, sarà distribuito gratuitamente a tutti i visitatori della mostra. Inoltre, la pubblicazione, vista la rilevanza dell’evento, sarà inviata e archiviata alla Biblioteca Thomas J. Watson del Metropolitan Museum of Art di New York, che ufficialmente ha richiesto all’ Associazione Napoli Nostra (organizzatore dell’evento) copie dei testi e dei cataloghi più significativi realizzati, per inserirli nella loro collezione, finalizzata alla ricerca sull’ arte contemporanea a livello mondiale.
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