Venerdì 11 aprile si è tenuto il Consiglio Comunale di Tirano. Il punto più importante all'ordine del giorno era sicuramente l'Approvazione del conto di gestione del Comune dell'esercizio 2013. Il documento, preceduto dalla Relazione di fine mandato del Sindaco Pietro Del Simone, permette di verificare i dati economici significativi rispetto alle spese e alle priorità che l'amministrazione ha dato all'interno del suo mandato. Il conto di gestione presenta un avanzo di amministrazione di 1.444.445 euro, "chiaro segno - ha detto il primo cittadino - che in questi anni abbiamo lavorato bene: chiudiamo il mandato con i conti a posto e con risultati soddisfacenti. Sarei stato più contento - ha aggiunto - se il patto di stabilità fosse stato meno stringente".
Tutti d'accordo, maggioranza e opposizione, sulle difficoltà che il Comune ha dovuto e dovrà affrontare soprattutto nel futuro, riguardo alla limitazione delle spese. "In un bilancio di fatto ingessato - si è interrogato Egidio Trisolini del Gruppo Misto dichiarando voto contrario - che collocazione troveranno i 500.000 euro promessi dal Sindaco alla casa di riposo?". Marco Tomasi ha aggiunto: "Guardando il Conto di Gestione è percepibile come non sia più possibile fare quello che si vuole, ma si possano soltanto seguire alcune delle priorità dettate dall'amministrazione".
Sul tema è intervenuto anche il vice-Sindaco Gianmartino Della Vedova (che oggi ha lanciato la sua candidatura per le prossime elezioni) sottolineando come, precedentemente al patto di stabilità, la spesa in conto capitale era intorno ai 5 milioni di euro mentre ora sia 10 volte inferiore. In ottica di una campagna elettorale ormai cominciata, Della Vedova ha rilanciato: "Per natura sono ottimista: le cose si possono fare anche con risorse limitate, pensando a strategie diverse di amministrazione".
A chiudere gli interventi è stato il Sindaco Pietro Del Simone: "La drammaticità del futuro - ha detto - sta nei crescenti tagli dello Stato, che ad oggi ammontano a 400.000 euro, che ci costringono a tassare i cittadini. Questi tagli- ha concluso - valgono solo per qualcuno; basta vedere il recente decreto Salva Roma che destina miliardi alla capitale: in questi casi, pur non essendo leghista, si può parlare di una "Roma ladrona".
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