Se c'è un luogo dove gli studenti si cimentano col verseggiare, questo è Aprica. E, a giudicare dai risultati, l'essenza della poesia dev'essere divenuta a molti di essi cosa familiare. Se n'è avuta dimostrazione martedì mattina 20 maggio presso la Sala consiliare del Municipio della località turistica, dove gli ciascun alunno delle tre classi medie, ospite speciale la quinta elementare, ha portato una propria composizione.
Amorevolmente assistiti dall'ideatrice dell'iniziativa, la professoressa e poetessa Elisabetta Polatti, decine e decine di giovanssimi hanno letto - qualcuno addirittura declamato - i versi a tema libero scritti nel miglior momento d'ispirazione. Chi ha scritto una poesia dedicata alla natura, chi alle stagioni, chi alla mamma o al nonno, chi alla neve e al mare, chi al proprio fratellino, chi al gattino, chi a un turbamento d'amore. Tutti componimenti brevi e incisivi, dove non di rado l'invenzione verbale trasfigura il senso dell'immagine espressa.
Complimenti agli studenti e alla professoressa Polatti sono stati espressi dal sindaco Carla Cioccarelli, che ha fatto gli onori di casa e si è detta felicemente stupita della splendida condivisione dei ragazzi per l'emozione estetica che la parola - un mezzo oggi spesso strapazzato - è capace di far provare. La Parola, per un giorno almeno, regina tra le damigelle Musica e Immagine.
Antonio Stefanini
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