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martedì 27 maggio 2014

APRICA, CENTINAIA DI FEDELI PER LA PROCESSIONE DI MARIA AUSILIATRICE

Sabato 24 maggio, ricorrenza dedicata alla Beata Vergine Maria Ausiliatrice, alla cui figura è intitolato il santuario di San Pietro Aprica, ha visto una partecipatissima processione serale con recita del Rosario lungo la via principale del paese. L'onore e l'onere di portare in spalla la grande statua di legno della Madonna col bambino è toccato, quattro alla volta, ai maestri di sci, ai quali hanno dato il cambio ogni tanto i vigili del fuoco. Accanto a loro, a reggere idealmente insieme l'adorato peso, c'erano però anche i componenti di tutte le altre associazioni locali.
Hanno percorso i due chilometri dal santuario allo Stella Alpina e ritorno, intervallati e seguiti da informali gruppi di cittadini, le squadre in divisa delle donne e dei bambini del Gruppo folcloristico Valori e Colori, del Corpo musicale Giuseppe Micheli, del Coro Gambuér, della Croce Rossa, dei Maestri di sci, dei Vigili del fuoco, degli Alpini e, ancora, degli uomini del gruppo folcloristico. Di quest'ultimo faceva parte anche il vicesindaco Bruno Corvi, il cui zampino non è estraneo all'organizzazione dell'evento nell'inedita foggia di quest'anno. Nella mano di ciascuno una candela con la fiammella protetta da un paralume di carta clorata, il corteo ha sfilato lungo la statale recitando i cinque Misteri del Rosario, intervallandoli con canti e meditazioni lette da una voce femminile.
Partita dall'interno del santuario dopo le 20:30, dove Don Augusto Azzalini (parroco di Aprica e San Pietro di Corteno Golgi) aveva dedicato un intenso pensiero alla Madonna e ringraziato per la grande partecipazione, la processione vi è ritornata un'ora dopo a imbrunire avanzato, risultando anche scenograficamente assai suggestiva. La cerimonia non è però finita qui, perché nella grande chiesa ci sono state altre orazioni e soprattutto canti, tra i quali le litanie della Madonna in magnifica tonalità solenne. Al termine, invitati da Don Augusto, i presenti hanno letto insieme sul retro di un'immagine a disposizione di tutti una preghiera composta da San Giovanni Bosco.
Antonio Stefanini

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