Giovedì 8 maggio 2014 il Caffè letterario dedicato alla letteratura triestina procede con una serata su «La coscienza di Zeno», romanzo di Italo Svevo.
Dopo un incontro condotto da Simone Pellicioli su Umberto Saba (1883 - 1957), gli appuntamenti letterari primaverili passano a Italo Svevo (1861 - 1928), con Giovanni Ruatti in qualità di relatore. Italo Svevo - come Umberto Saba nato a Trieste - racchiude nel suo nome entrambe le anime che caratterizzavano la sua città d’origine a inizio Novecento: quella italiana e quella mitteleuropea. Così anche «La coscienza di Zeno», l’opera più nota e importante di Svevo, è scritta nella lingua di Dante ma al contempo è fortemente segnata dalla cultura proveniente da Nord, più precisamente dalle teorie psicoanalitiche che si affermavano allora a Vienna.
Nel romanzo sul quale riferirà Giovanni Ruatti, il protagonista Zeno Cosini è messo a nudo dalle pagine del suo diario scritto su consiglio dello psicanalista. È lo stesso terapeuta che per vendetta - dato che il paziente ha voluto interrompere la terapia - decide di pubblicare l'autobiografia di Zeno, venendo clamorosamente meno all'obbligo etico della riservatezza.
Attraverso la lettura di questo diario - che poi è il romanzo stesso - si scoprono tutte le sfaccettature dell’animo di Zeno; i sogni, i segreti inconfessabili, le antipatie verso persone, cose e situazioni.
Di fronte ad una psiche totalmente nuda, il lettore troverà innumerevoli occasioni per ridere, ma anche per rabbrividire e per riflettere.
Di fronte ad una psiche totalmente nuda, il lettore troverà innumerevoli occasioni per ridere, ma anche per rabbrividire e per riflettere.
A prevalere nel seguire questa figura borghese buffa nel profondo dell’intimità, sarà però il sorriso. Come disse un critico francese, Zeno assomiglia a Charlot, perché inciampa continuamente nelle cose. Le sue intenzioni, come per esempio smettere di fumare, si rivelano ogni volta fallimentari. Quell'ultima sigaretta, che mai sarà l'ultima, segnerà i giorni della sua vita.
Trattasi dunque di un romanzo che ha Trieste come sfondo, ma che si rivela universale per l'indagine della psicologia umana.
In questa prima serata all'insegna dell'umorismo, si daranno dei suggerimenti per sviscerare nel profondo il testo e per consentire una lettura cosciente e attenta di uno dei classici moderni della letteratura europea.
Programma:
- Giovedì 8 maggio 2014 «La coscienza di Zeno»: Prefazione, Preambolo, Il fumo, La morte di mio padre, La storia del mio matrimonio.
- Giovedì 22 maggio 2014 «La coscienza di Zeno»: La moglie e l'amante, Storia di un'associazione commerciale, Psico-analisi.
Gli incontri si tengono presso la biblio.ludo.teca «La sorgente» di Poschiavo, con inizio alle ore 20.30. L’ingresso è libero e gratuito, e non è richiesta la partecipazione attiva dei presenti.
Giovanni Ruatti (Cles - Trento, 1981), laureato in Filologia e critica letteraria all'Università di Trento, ha svolto nel suo percorso universitario due tesi sulla letteratura del Novecento, analizzando le opere di Valerio Magrelli e Antonio Moresco. Specializzato soprattutto in letteratura moderna e contemporanea, ha già tenuto per due volte la rassegna del Caffè letterario Pgi approfondendo opere di Andrea Camilleri, Luis Sepúlveda e Roberto Bolaño.
Per il sostegno si ringraziano: SWISSLOS - Promozione della Cultura Cantone dei Grigioni, Promozione della Cultura Comune di Poschiavo, Comune di Brusio, Repower AG.
Arianna Nussio
Operatrice culturale Pgi Valposchiavo
Operatrice culturale Pgi Valposchiavo
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