A spoglio concluso soddisfazione è la parola che riassume i risultati delle elezioni europee e se non è facile commentarli compiutamente, ciò avviene perché è difficile scegliere da dove cominciare.
Iniziamo allora con il ricordare la partecipazione al voto, in calo senza dubbio rispetto ai precedenti, certo trend negativo da controllare per il futuro, ma l’astensione massiccia e il disinteresse totale che si temevano non ci sono stati.
Iniziamo allora con il ricordare la partecipazione al voto, in calo senza dubbio rispetto ai precedenti, certo trend negativo da controllare per il futuro, ma l’astensione massiccia e il disinteresse totale che si temevano non ci sono stati.
Il PD avanza su tutti i fronti: nazionale e quindi europeo, globalmente nella Provincia, nei principali comuni come Chiavenna, Tirano e Morbegno e nel capoluogo dove ha raggiunto la percentuale del 41,30.
La temuta affermazione di forze antieuropeiste, a qualunque titolo fossero tali, non c’è stata, a differenza di quanto avvenuto in altre Nazioni europee che vantano in genere di avere una più salda democrazia ed una più solida ricchezza.
Il populismo facile ma verbalmente violento e inutilmente sprezzante e denigratorio, manifestato nei confronti dell’Europa e dell’Italia stessa, per intenderci chiaramente quello dei seguaci di Grillo, ha fermato la sua marcia, è regredito e, seppure con valori assoluti di rispetto, è decisamente lontano dai progetti di sorpasso, raccogliendo solo metà dei voti rispetto a quelli ricevuti dal PD.
Molti dei diretti avversari, come Forza Italia, risultano ampiamente ridimensionati.
La temuta affermazione di forze antieuropeiste, a qualunque titolo fossero tali, non c’è stata, a differenza di quanto avvenuto in altre Nazioni europee che vantano in genere di avere una più salda democrazia ed una più solida ricchezza.
Il populismo facile ma verbalmente violento e inutilmente sprezzante e denigratorio, manifestato nei confronti dell’Europa e dell’Italia stessa, per intenderci chiaramente quello dei seguaci di Grillo, ha fermato la sua marcia, è regredito e, seppure con valori assoluti di rispetto, è decisamente lontano dai progetti di sorpasso, raccogliendo solo metà dei voti rispetto a quelli ricevuti dal PD.
Molti dei diretti avversari, come Forza Italia, risultano ampiamente ridimensionati.
La Lega Nord dimostra obiettivamente con un colpo di reni, di essersi risollevata, senza giungere ai fasti di un tempo e molto grazie al traino rappresentato dalla presenza in lista del Presidente uscente della Provincia. In questa circostanza per il PD trovarsi in percentuale di voti a sole due lunghezze di distanza rappresenta un risultato strabiliante.
Come concludere? E’ un momento di euforia per tutto il PD, un momento in cui, con qualunque sfumatura si pensi al partito, si percepisce comunque maggiore unità, è il momento in cui il nostro ringraziamento va sia a tutti gli elettori che con il loro voto come a tutti i volontari che con il loro lavoro certosino hanno reso possibile questo risultato, che esalta e sprona a continuare, anzi a fare meglio, diventando sempre più punto di riferimento nel panorama politico della Provincia.
Salvatore Ambrosi
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