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lunedì 19 maggio 2014

GIOVANI INDUSTRIALI VALTELLINESI VICINI AL NUOVO VERTICE NAZIONALE CONFINDUSTRIA

I Giovani di Confindustria Sondrio esprimono soddisfazione per l’elezione a Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria di Marco Gay. Torinese, classe 1976, Gay succede al fiorentino Jacopo Morelli; per i prossimi tre anni guiderà il movimento degli “juniores” confindustriali. Sarà affiancato dai vicepresidenti Vincenzo Caputo, (delegato a education e capitale umano), Francesco Ferri (responsabile per organizzazione, sviluppo movimento e relazioni interne) e Gian Giacomo Gellini (incaricato per innovazione e internazionalizzazione).
All'assemblea romana che ha visto l'elezione del nuovo vertice hanno partecipato tre rappresentanti dei Giovani Industriali valtellinesi: la Presidente Elisa Lisignoli, il suo vice Klaus Pini e Michele Rigamonti, membro uscente del parlamentino nazionale. "Il programma mi è piaciuto. Gay è una persona concreta. Viene da una famiglia di imprenditori ma egli stesso ha fondato nuove aziende. È la persona giusta per creare un ponte fra junior e senior, una strada obbligata per dare un futuro solido alle nostre imprese" - ha dichiarato Elisa Lisignoli, che a margine dell'assemblea ha già invitato il nuovo Presidente a venire presto in provincia di Sondrio per conoscere la nostra realtà.
"Noi giovani imprenditori non ci rassegnamo a dare per scontato che i nostri figli vivranno peggio dei padri; sentiamo forte la responsabilità delle nostre aziende e dei nostri collaboratori, e lavoriamo ogni giorno per rendere il sistema industriale più competitivo, a maggior ragione in territori complessi come le nostre valli". "Oggi l'Italia è guidata da un primo ministro che è nostro coetaneo, giovane come noi. È una grande opportunità, forse l'ultimo treno che passa per dare una svolta al Paese. Come giovani imprenditori abbiamo molta voglia di fare, ma la politica deve darci una mano. Fare impresa in Italia è scoraggiante; rimaniamo qui e non ci rassegnamo, ma siamo stanchi di sentire parole e non vedere fatti. Nell'ultimo decennio i giovani industriali hanno portato al Governo tante proposte, quasi tutte cadute nel vuoto. Speriamo che questa sia finalmente la volta buona, come si usa dire oggi" - ha concluso Lisignoli.

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