Stando a notizie riportate su BresciaOggi.it il neo Assessore al Commercio e Turismo Mauro Parolini, del Nuovo Centro Destra, risulterebbe indagato per peculato dalla Procura di Milano al dicembre 2012, per rimborsi spesa per 16 mila euro presentati la scorsa legislatura dai consiglieri e rispettivi gruppi consiliari. Nel marzo 2014 le indagini sono state chiuse e le accuse confermate. Secondo l’ipotesi accusatoria gli accusati: “avrebbero utilizzato somme di denaro pubblico, per un ammontare complessivo pari a oltre 3,4 milioni di euro, nella loro disponibilità in virtù del ruolo ricoperto, per finalità estranee all'esercizio istituzionale e non funzionali all'espletamento del mandato”.
Giampietro Maccabiani, portavoce del Movimento 5 Stelle, dichiara: “Maroni aveva dichiarato che non avrebbe avuto nessun indagato in giunta, oggi fa esattamente il contrario. Nel mercimonio delle poltrone messo in atto per mantenere deboli equilibri di maggioranza l’indagine che riguarda il neo assessore Parolini è stata totalmente ignorata. La scelta di Parolini, da questo punto di vista, oltre che sbagliata è assolutamente inopportuna. Quando il M5S chiede legalità nelle istituzioni pretende che il politico e l’amministratore siano al di sopra di ogni sospetto. Parolini non lo è e con questa scelta Maroni dimostra per l'ennesima volta di non essere il cambiamento che si vantava di rappresentare. Parolini, se fosse moralmente corretto, dovrebbe fare un passo indietro”.
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