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lunedì 19 maggio 2014

TESSILI, ABBIGLIAMENTO, CALZATURE: CONTROLLI SULLE ETICHETTATURE

«Ci troviamo a operare in un mercato in cui gli equilibri del sistema della distribuzione commerciale hanno subito un repentino sovvertimento delle regole, impensabile solo fino a pochi anni fa. Sono convinto che i negozi del settore tessile, abbigliamento e calzature avranno comunque un futuro, che, però, dipenderà sempre più dalla nostra capacità di fare delle scelte chiare e di tornare a essere attenti e convinti selezionatori del prodotto di qualità, a vantaggio e tutela dei nostri clienti, e non dei semplici ‘porgitori’ di merce di marca».
L’assemblea elettiva dell’Associazione Tessili, Abbigliamento, Calzature e Accessori attiva all’interno dell’Unione Cts e riunitasi nella sera di ieri, mercoledì 14 maggio, è stata anche l’occasione per analizzare l’andamento del settore. Nel suo intervento introduttivo, il presidente uscente Davide Levi non ha nascosto la situazione di «estrema difficoltà – ha affermato –, che conferma il trend negativo in atto da anni». Le cause sono molteplici: la sempre minore disponibilità di reddito da parte delle famiglie, un’offerta di prodotti e servizi nei più svariati settori (telefonia in primis) enormemente accresciuta rispetto al passato, la ‘stretta’ creditizia da parte delle banche, una pressione fiscale sempre più onerosa che contribuisce a comprimere ulteriormente i margini di guadagno, falcidiati anche da continui sconti e promozioni. Per non parlare del consolidarsi, soprattutto tra i giovani, del fenomeno dell’e-commerce anche nel settore del tessile, abbigliamento e calzature.
«Una partecipazione sempre più attiva e propositiva all’attività della nostra associazione – ha sottolineato Levi – potrà diventare per tutti noi un’occasione di confronto e di crescita professionale che ci aiuti a restare sul mercato con profitto e successo». Tra le proposte avanzate da Levi, quella di valutare la realizzazione di una piattaforma online per smaltire le rimanenze, la formazione di minigruppi d’acquisto in modo da avere maggiore potere contrattuale, l’effettuazione di sondaggi mensili sull’andamento del settore ecc..
L’incontro ha avuto anche un importante risvolto tecnico, grazie all’intervento dell’ingegner Angelo Mariani della Camera di Commercio di Sondrio, il quale ha annunciato l’imminente avvio dell’attività ispettiva, da parte della Cciaa, presso le attività commerciali per verificare la conformità dell’etichettatura dei prodotti tessili e calzature (sono invece esclusi dai controlli gli accessori) alle più recenti normative (rispettivamente il Regolamento UE n. 1007/2011 relativo alle denominazioni delle fibre tessili e all’etichettatura e al contrassegno della composizione fibrosa dei prodotti tessili; e la direttiva comunitaria 94/11/Ce).

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